Quando il Milan scende tra le mura del 'Bentegodi' rievocare i fantasmi della 'Fatal Verona' diventa quasi una normalità. Un modo di pensare all'incontro, però, che avvolge soprattutto i pensieri dei tifosi delle due squadre mentre gli addetti ai lavori sono oramai più votati a guardare quello che raccontano terreno di gioco e le forze in campo. E la partita di domenica sera ha proprio detto che le forze in campo, almeno in questo momento, sono su due livelli differenti. I gialloblù, sicuramente meno pimpanti di altre volte, hanno fatto la loro partita, provando a mettere pressione alla squadra di Pioli ma alla fine i rossoneri hanno incassato il colpo e ottenuto una vittoria limpida e assolutamente meritata. 

La differenza l'hanno fatta soprattutto il divario tecnico e l'aspetto motivazionale. Un Leâo letteralmente devastante e immarcabile e un Tonali in stato di grazia - autore di tre gol, uno per fortuna annullato - hanno spaccato la partita mentre il resto l'ha fatta la voglia di vincere di una squadra che si trova all'ultimo chilometro della gara per la conquista del titolo. I gialloblù, dal canto loro, pur volendo regalare una gioia ai propri tifosi e battere il record di 54 punti, avevano sicuramente nelle corde una spinta mentale di minor portata. 

Nonostante la sconfitta, tuttavia, il bilancio della formazione di Tudor rimane positivo. Il record di punti, diventato nuovo obiettivo stagionale, dopo la raggiunta salvezza, è ancora lì, giusto dietro l'angolo. Con due partite ancora da giocare nulla è perduto.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 maggio 2022 alle 10:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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