Dopo dieci giornate di campionato il bilancio finale non può che essere negativo. Lo testimoniano, come sempre, i numeri: cinque punti frutto di cinque pareggi e altrettante sconfitte, senza nemmeno una vittoria, che in casa manca addirittura dallo scorso febbraio. Gol fatti 6 (secondo peggior attacco assieme al Genoa) e gol subiti 16 (peggior difesa assieme a Torino e Fiorentina). Uno score non certo invidiabile che vale il penultimo posto in classifica, davanti alla stessa Fiorentina e alle spalle dell'accoppiata formata da Pisa e Genoa.  

La squadra in più di qualche partita ha fatto vedere buone cose, poco assistita, se vogliamo, dalla fortuna e penalizzata da qualche decisione arbitrale non proprio favorevole, come successo domenica contro l'Inter. Attenzione, però, a cercare un arpiglio nella Dea bendata o in un maggior "occhio di riguardo" da parte dell'accoppiata arbitro/Var di turno. Si correrebbe il rischio, come cita il famoso detto, di "guardare il dito e non la luna". Quanto successo fino ad ora è anche frutto di ingenuità, disattenzioni difensive e di una ancora latente precisione quando si tratta di concludere a rete. Senza dimenticare, come evidenziato anche da fonti autorevoli, l'esistenza di un organico che risponde bene in prima istanza ma perde di qualità nel momento in cui si deve ricorrere alle cosiddette "seconde linee". L'importante, quindi, è andare a fondo nei fatti e non fermarsi alla semplice apparenza, spesso ingannevole.

Ora ci aspettano tre sfide fondamentali per il nostro futuro. "Dalla prossima inizia il nostro campionato" ha sentenziato Zanetti dopo la sconfitta contro l'Inter. Nelle tre gare contro Lecce, Parma e Genoa serve una sterzata. Parliamo di obbligo, senza alcuna possibilità di scelta. Diversamente, le prospettive, anche se il campionato è sicuramente ancora lungo, potrebbero drasticamente cambiare. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 19:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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