Il Verona torna a casa a mani vuote dalla trasferta dell'Olimpico contro la Roma. Questa volta, però, a differenza di alcune settimane fa, quando il padrone di casa era la Lazio, i gialloblù hanno raccolto molto meno di quanto avrebbero meritato. Come già successo nelle ultime due sfide casalinghe disputate contro Cremonese e Juventus, Con i grigiorossi e, senza esagerare, anche contro i bianconeri - gare entrambe terminate in parità - se una squadra doveva vincere era senza dubbio quella di Zanetti. Contro la formazione di Gasperini, invece, non si è arrivato a tanto ma il pareggio, per quanto visto, era quasi il minimo sindacale.

Nel match contro i giallorossi, dopo un approccio morbido coinciso con il vantaggio romanista, Serdar & c. hanno condotto per buoni tratti la partita, sprecando per ben tre volte l'occasione per pareggiare. La seconda rete di Soulè ha di fatto chiuso i conti e la rete annullata nei secondi finali a Orban avrebbe solamente reso meno amara la sconfitta. 

Il tema di fondo, tuttavia, è un altro. In partite come questa, una squadra come il Verona non può permettersi di fallire ben tre occasioni da gol. La necessità di una maggior concretezza sotto porta, a dir la verità, è emersa anche contro Cremonese e Juve, al di là della buona prestazione offerta. Lo ha ribadito anche lo stesso Zanetti in conferenza stampa che ha sottolineato che i complimenti gli fanno piacere ma non gli bastano più. Ecco, quindi, che dopo la crescita in termini di gioco, aggressività e solidità difensiva, serve ora ritrovare la cosa che più conta: fare gol. Prima che sia troppo tardi. A cominciare dalla prossima gara con il Sassuolo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 20:15
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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