C'era molta curiosità per l'esordio dei gialloblù davanti al pubblico del 'Bentegodi' dopo le prime partite - due di campionato e una di Coppa Italia - disputate lontano da casa. Ad alimentare questo desiderio anche la presenza degli ultimi innesti, arrivati per completare l'organico a disposizione di Paolo Zanetti.

Dopo il match con la Cremonese le sensazioni non possono essere che positive. In campo si è visto, senza timore di essere smentiti, il miglior Verona della gestione del tecnico vicentino. Menù completo: difesa solida, centrocampo compatto, fraseggi di gioco interessanti, occasioni da gol. Sopra tutti capitan Serdar e l'inedita coppia d'attacco formata da Giovane e Orban, un'accoppiata in grado, per quello che si è visto, di mettere in difficoltà chiunque si trovi davanti. Peccato che, complice anche un Audero in stato di grazia, nessun pallone sia finito nel sacco, come sarebbe stato giusto. Unico neo l'infortunio capitato a Gagliardini che gettato subito nella mischia era riuscito a entrare negli ingranaggi del gioco gialloblù in maniera quasi sorprendente. Ora, però, viene il difficile. Serve una pronta conferma per dimostrare che non si è trattato di un episodio isolato. Ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino...

Sezione: Editoriale / Data: Mar 16 settembre 2025 alle 20:45
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
vedi letture
Print