La situazione in casa gialloblù si è fatta decisamente pesante e preoccupante. Dopo cinque sconfitte di fila, la squadra si trova ora nei bassifondi della classifica, in piena  zona retrocessione. La crisi in cui versa la squadra di Baroni, peraltro, non è solo di risultati ma anche di gioco. Il continuo variare dell'undici da mandare in campo - dodici formazioni diverse in dodici partite - è un segno tangibile dello stato di incertezza in cui versa l'allenatore gialloblù. 

Gli ultimi venti minuti della partita di Genova, però, potrebbero offrirci una diversa chiave di lettura. Per la prima volta in questo campionato Baroni, forse spinto dalla disperazione, ha ridisegnato la squadra passando alla difesa a quattro. Una scelta che ha portato la squadra a rendersi più pericolosa di quanto non lo avesse fatto in tutte le precedenti partite. A Verona - come peraltro ha commentato anche l'ex calciatore Lorenzo Minotti ai microfoni di Sky - da anni si lavora sul metodo iniziato da Ivan Juric. Una scelta, che se vogliamo, è già costata la panchina prima a Di Francesco e poi a Cioffi. Baroni sembra correre lo stesso rischio,  sposando un'interpretazione tattica che non è mai stata nelle sue corde. 

Laddove la società, al momento in riflessione, decidesse di proseguire con l'attuale guida tecnica, la soluzione del rebus potrebbe essere proprio qui. Il successivo mercato di gennaio, impostato in quest'ottica, potrebbe a questo punto offrire un valido supporto. Prima, però, bisogna conoscere quali saranno le decisioni di Maurizio Setti e di Sean Sogliano.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 novembre 2023 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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