Il Verona perde Zaccagni nell'ultima giornata di calciomercato. La sensazione che sarebbe andata a finire così era nell'aria da tempo e nelle ultime ore di trattative si è concretizzata. La Lazio ha affondato il colpo, trovato l'accordo con il Verona, Tare e Lotito hanno lavorato duramente per giungere all'intesa  con Tullio Tinti, agente del giocatore.

Il Verona è stato bravo e rapido a compensare la partenza di Zaccagni prendendo Caprari dalla Sampdoria. Due giocatori di qualità anche se diversi. Caprari più attaccante rispetto all'ex gialloblù, è molto più duttile, un vero e proprio jolly. Entrambi, però, hanno in comune l'imprevedibilità, arma in più che Di Francesco dovrà usare con l'ex sampdoriano, giocatore che il tecnico gialloblù ha già avuto modo di conoscere durante la sua, seppur breve, esperienza in blucerchiato.

C'è chi dice che il Verona esca dal mercato ridimensionato. Sicuramente la partenza di Zaccagni è una grande perdita, ma non bisogna dimenticaren che, oltre a Caprari, D'Amico è stato molto bravo a riportare a casa Ilić, uno dei più talentuosi centrocampisti d'Europa. Non solo. In attacco il Verona ha finalmente trovato un vero centravanti: Giovanni Simeone. El Cholito può veramente fare la differenza in attesa del recupero di Lasagna e della tanto sperata rinascita di Kalinić. 

Come se non bastasse, nelle ultime ore si parla del possibile arrivo di Frank Ribery. Sarebbe la ciliegina sulla torta di un mercato nel quale il Verona ha salutato uno dei migliori centrocampisti del panorama italiano mettendo, tuttavia, a segno una serie di operazioni funzionali alla nuova squadra.  Ora la palla passa a Di  Francesco. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 settembre 2021 alle 18:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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