"Sembrava che il Verona giocasse una finale di Champions League", sono state le parole pronunciate da Walter Mazzarri, tecnico del Cagliari, al termine della gara persa contro i gialloblù. Si tratta di una frase decisamente infelice che nulla ha a che fare con l'etica di qualsiasi sport. Un'illazione decisamente fuori luogo quasi che ci si aspettasse un Verona remissivo in quanto salvo da diverse settimane, senza più nulla da chiedere al campionato.

La squadra di Tudor, invece, si è presentata in campo con l'intenzione di non regalare nulla - giustamente vien da dire - e alla fine ha conquistato un successo di valore e sicuramente meritato. In questo aspetto risiede senza dubbio uno dei tanti meriti del tecnico gialloblù che continua a ottenere il massimo dai suoi giocatori, grazie a un'opera di motivazione sicuramente di prim'ordine. Il Verona ha confermato di possedere una mentalità vincente, cosa che Mazzarri ha dimostrato, purtroppo per lui, di non avere nelle proprie corde. 

Il calcio deve continuare a essere questo con buona pace dell'allenatore rossoblù che si aspettava, o forse sperava, in qualcosa di diverso, in virtù di un mediocre pensiero sportivo che di sportivo ha ben poco. I gialloblù, invece, non smettono di stupire, senza porsi limiti, affrontando tutte le partite con lo stesso atteggiamento, indipendentemente dall'avversario di turno. 

Ora l'attesa è tutta per domenica prossima quando arriverà a Verona il Milan, che vede da vicino il traguardo tricolore. In due precedenti occasioni, sempre di maggio e sempre a fine stagione, sappiamo tutti come è andata a finire. Il popolo dell'Hellas sogna un altro sgambetto, quello rossonero spera naturalmente che la cabala guardi da un'altra parte. Comunque vada lo spettacolo è assicurato.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 maggio 2022 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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