La sconfitta subita contro l'Atalanta deve essere analizzata con misurato equilibrio. Il Verona visto contro i nerazzurri nulla ha potuto contro una formazione che si è confermata, almeno nei confronti dei gialloblù, organico di altro livello, per atteggiamento, forza fisica e qualità tecniche. Un match tra due squadre che fanno della continua ricerca dell'uno contro uno una delle loro peculiarità più definite, ha visto l'indiscussa superiorità della formazione di Gasperini. I gialloblù ci hanno provato ma l'assenza della consueta intensità, ingrediente essenziale per competere in confronti di questo tipo, non ha permesso loro di reggere il confronto, come era invece successo nelle precedenti occasioni. 

Da certe sconfitte è giusto trarre i giusti insegnamenti, senza farsi prendere da conclusioni affrettate. Quello visto domenica non è stato sicuramente il Verona al quale eravamo abituati. La partita, inoltre, ha confermato che appena vengono a mancare l'intensità e l'apporto di alcuni uomini chiave, i limiti emergono, specialmente se di fronte ci sono avversari di una certa caratura. In questo momento, la sosta per gli impegni per le nazionali capita come un toccasana. Alcuni giocatori, infatti, in particolare chi corre senza sosta senza mai fermarsi da inizio stagione, iniziano a dare evidenti segni di stanchezza, sia fisica che mentale.

Fondamentale, tuttavia, è non gettare la croce addosso alla formazione gialloblù, fin qui protagonista di un altro ottimo campionato, dopo quello della scorsa stagione. L'importante è non perdere di vista l'obiettivo vero, cioè la salvezza, per raggiungere la quale serve ancora un piccolo sforzo. Distogliere energie per dirottarle verso traguardi in questo momento di difficile raggiungimento - vedi Europa - non è, almeno per ora, la strada giusta da percorrere. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 22 marzo 2021 alle 15:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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