Dopo l'exploit di Bergamo contro l'Atalanta, la partita contro la Sampdoria era sulla carta la classica sfida da vincere contro una squadra invischiata nella lotta per non retrocedere, reduce da otto sconfitte nelle ultime undici giornate. I tre punti, inoltre, sarebbero serviti per avvicinare ulteriormente l'obiettivo dei 54 punti, diventato il nuovo traguardo da raggiungere una volta conseguita con largo anticipo la salvezza. 

La prestazione degli uomini di Tudor, invece, è stata inferiore alle aspettative. Qualche giocatore ha dato l'impressione di non aver smaltito le scorie fisiche e, soprattutto, mentali accumulate lunedì sera contro i nerazzurri di Gasperini mentre l'atteggiamento tattico dei blucerchiati, raccolti a difesa della propria metà campo, ha reso le cose più complicate del previsto. Il vantaggio ospite, però, è nato sull'unica azione pericolosa di tutta la partita mentre, occasioni alla mano, se c'era una squadra che doveva vincere era senza dubbio quella gialloblù. 

Le solite malelingue hanno alimentato le classiche voci complottistiche di ipotetici "biscotti" visti i futuri intrecci di mercato riguardanti le posizioni contrattuali dei vari Caprari, Magnani Depaoli, Queste supposizioni le lasciamo però da parte. Crediamo si sia semplicemente trattato di una partita poco bella da vedere, come spesso succede, ma giocata senza alcun tipo di condizionamento. 

Giusto quindi archiviare il tutto e pensare alle prossime quattro gare. Il record dei 54 punti, anche se per qualcuno effimero, è ancora dietro l'angolo e provare a non raggiungerlo sarebbe un peccato. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 24 aprile 2022 alle 20:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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