Questo Verona non smette di stupire. Dopo aver bloccato sul pari la Juventus, si è ripetuto contro il Milan capolista, strappando contro i rossoneri un pareggio per 2-2. A dire la verità, la squadra di Juric ha addirittura cullato la possibilità di uscire dal campo con i tre punti in tasca, visto che la vittoria è sfumata solo a pochi minuti dal termine, quando la squadra di Pioli ha trovato il pari con il “solito” Ibrahimovic. Per quanto si è visto in campo il pareggio appare comunque un risultato giusto ma questo non deve togliere meriti alla formazione gialloblù che ha disputato una partita di grande attenzione e sacrificio contro una squadra pur sempre prima in graduatoria. Il bicchiere, quindi, come ribadito dallo stesso Juric a fine gara, diventa assolutamente tutto pieno. 

Nella serata milanese hanno brillato le stelle di Zaccagni e Silvestri. Il primo è stato la vera spina nel fianco della retroguardia rossonera, che ha messo continuamente in difficoltà con le sue arrembanti incursioni. La sua serata, impreziosita dal tiro al volo dal quale è scaturito il secondo gol, è diventata magica al triplice fischio quando è arrivata la meritatissima convocazione in Nazionale. Non gli è stato da meno l’estremo difensore che ha disinnescato una serie di pericoli con alcuni prodigiosi interventi. Graziato sul rigore da Ibrahimovic, ha dovuto alzare bandiera bianca solo sulla sfortunata deviazione di Magnani e sul solito colpo da maestro del bomber svedese. Tutta la squadra, tuttavia, è stata protagonista di una grande prestazione, ancora una volta chiara espressione della mentalità di chi siede in panchina. 

L’unica nota dolente della serata riguarda gli infortuni che hanno colpito Magnani e Dawidowicz. Il problema – come spiegato dallo stesso Juric – deriva da un finale di torneo (quello scorso) molto intenso con un alto numero di partite concentrate in poco tempo e da un ritiro precampionato iniziato senza aver concesso ai giocatori un adeguato riposo. Il problema, tuttavia, non è solo del Verona ma è abbastanza generalizzato. La sosta, a questo punto, arriva a puntino .

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 novembre 2020 alle 13:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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