Contro la Roma i gialloblù hanno subito l'ennesima rimonta, la quarta addirittura con l'invidiabile bottino di due reti di vantaggio. Fortunatamente, però, solo in un caso - a San Siro con il Milan - è arrivata una sconfitta mentre nelle altre occasioni, se non altro, è giunto almeno un punto. In tutti i casi, però, è rimasto il rammarico per la vittoria sfumata. 

Sabato sera contro i giallorossi a far storcere il naso sono state le sostituzioni operate da Tudor che a metà ripresa ha deciso di privarsi di Casale, Caprari Simeone. Ma mentre quella del difensore poteva anche starci - giocava con il fardello di un cartellino giallo rimediato ancora nel primo tempo - a non convincere del tutto sono stati soprattutto gli altri due cambi. Anche perchè, aspetto non trascurabile, chi è entrato - Bessa Lasagna - ha avuto un impatto decisamente poco positivo sul match. Sicuramente il tecnico gialloblù, l'unico deputato a fare le scelte, avrà avuto le sue ragioni e avrà deciso in base a precise considerazioni, probabilmente condivise anche con il suo staff. Questa volta, però, i cambi si sono rivelati determinanti in negativo a fini del risultato finale. Del resto, e non potrebbe essere altrimenti, per realtà come quella scaligera dove un cambio non garantisce il mantenimento del medesimo livello di qualità, le sostituzioni possono solo che rappresentare croce e delizia.  A volte gira tutto per il verso giusto, altre volte no. 

Tutto questo, comunque, non deve scalfire l'ottima prova disputata dalla squadra gialloblù che per almeno un'ora ha spadroneggiato davanti a una Roma che ci ha veramente capito poco o nulla. Il punto, sul quale tutti prima dell'inizio ci avrebbero messo una firma, alla fine ha finito per non accontentare nessuno ma se c'era una squadra che doveva vincere quella era sicuramente il Verona. Non dimentichiamolo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 febbraio 2022 alle 20:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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