La vittoria ottenuta dal Verona contro la Roma è uno dei casi in cui il cambio di allenatore ha subito sortito l'effetto desiderato. A dire la verità l'avvento sulla panchina gialloblù del tecnico croato ha letteralmente risvegliato la squadra che ha messo in campo quelle doti di intensità, agonismo, determinazione e concentrazione che con Di Francesco sembrava aver smarrito. Non solo, tutte queste caratteristiche sono rimaste vive per l'intero arco dell'incontro senza alcuna soluzione di continuità. 

È veramente strano vedere come una squadra possa aver cambiato faccia in pochissimi giorni. In realtà nulla di trascendentale è successo. Tudor, seppur competente e preparato, non dispone certo della bacchetta magica. Probabilmente la scelta della precedente guida tecnica si è dimostrata inadatta, come affermato dallo stesso direttore sportivo gialloblù che ha ammesso un certo errore di valutazione. Certo Tudor ha saputo toccare i tasti giusti per riportare il gruppo a spingere come era abituato. Innegabilmente, poi, ci ha messo anche del suo come l'invenzione di Bessa sulla linea mediana e una gestione dei cambi attenta e senza sbavature. Ora si tratta di vedere se siamo davanti a un fuoco di paglia oppure si sono messe veramente le basi per la tanto attesa sterzata. L'impressione è che la seconda ipotesi sia quella giusta. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 20 settembre 2021 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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