Dopo quattro sconfitte consecutive è finalmente arrivato il "punticino" che mette fine - almeno per ora - a questo periodo decisamente negativo. Contro lo Spezia la formazione gialloblù ha dato confortanti segni di risveglio, ripetendo i positivi segnali già emersi contro Fiorentina Inter, anche se in entrambi i casi erano arrivate due sconfitte. Contro la squadra dell'ex gialloblù Vincenzo Italiano il Verona ha assaporato la gioia della vittoria fino a pochi minuti dalla fine, quando Saponara ha annullato l'iniziale vantaggio di Salcedo. Il pareggio è stato accolto con un po' di giustificato rammarico anche perchè la vittoria, sfumata all'ultimo, era più che meritata. Il punto, comunque, ha permesso di smuovere la classifica e visto il periodo può bastare. 

Il rendimento decisamente negativo di questo girone di ritorno - solo 12 punti rispetto ai 30 dell'andata - ha fatto mugugnare più di qualche tifoso tuttavia crediamo sia ingiusto addossare critiche a un gruppo che ha raggiunto per il secondo anno la salvezza, sempre con anticipo rispetto alla fine del torneo. Per una squadra che fa dell'attenzione e, soprattutto, dell'intensità il proprio cavallo di battaglia, un calo fisiologico, sia dal punto di vista mentale che fisico, ci sta tutto quindi la critica, dettata più dall'ambizione che da altro, è accettabile ma non deve andare sicuramente oltre. 

Ora l'obiettivo di riuscire a mantenere la parte destra della classifica - posizione mai abbandonata nel corso dell'intera stagione - appare sicuramente raggiungibile e per una realtà come Verona assolutamente gratificante. Il discorso, poi, si potrà spostare sulla prossima stagione dove l'ago della bilancia sarà ancora una volta la permanenza di Ivan Juric il quale, giusto rimarcarlo, è comunque legato al club da altri due anni di contratto. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 maggio 2021 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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