Se qualcuno avesse pronosticato cinque punti tra Roma - in casa - e Salernitana Genoa - lontano dal 'Bentegodi - tutto condensato in meno di una settimana, in molti - Igor Tudor in primis - ci avrebbero messo la firma. Dopo tre sconfitte consecutive, un altrettanto filotto positivo rappresenta per la formazione gialloblù un'iniezione di fiducia tutt'altro che trascurabile. Una spinta motivazionale e di consapevolezza nei propri mezzi che consente di guardare in avanti con maggior serenità.

Certo, se andiamo a guardare, come ha più volte ribadito lo stesso tecnico gialloblù, di lavoro da fare ce n'è ancora molto. In questa settimana, da quando l'ex allenatore dell'Udinese è salito a timonare Veloso & C., la squadra ha guadagnato maggior pericolosità in zona offensiva, testimoniata dalla diverse occasioni create e dai gol segnati. La nota dolente, invece, riguarda la fase difensiva, in particolare le ingenuità commesse in alcune situazioni di gioco e sui calci piazzati. Nelle ultime due trasferte, inoltre, è venuta a mancare quella personalità che consente a chi è in vantaggio di due reti di non farsi sfuggire il controllo dell'incontro. Non bisogna, però, dimenticare che in campo ci sono anche gli avversari e che di rimonte la storia del calcio ne è piena. Utile, invece, rimarcare la reazione avuta a Marassi, una volta subito il 3-2 con il pari riacciuffato all'ultimo. E meritatamente, aggiungiamo, con quel pizzico di pazzia che mai non guasta. 

Ora domenica arriva un altro scontro diretto, questa volta al 'Bentegodi' contro lo Spezia. Ecco, questa rappresenta la classica partita da vincere. Poi arriva la sosta e ci sarà tempo per registrare meglio ogni singolo dettaglio. La strada imboccata da Tudor, comunque, pare essere quella giusta. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 settembre 2021 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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