Al termine della partita con il Napoli, terminata con la vittoria dei partenopei per 2-1, Igor Tudor ha così analizzato l'incontro: "Noi per fare punti dobbiamo essere sempre al completo e godere di ottima salute. E poi ci sono quei quattro/cinque giocatori che devono fare la differenza" rimarcando come le assenze e la condizione non ottimale di alcuni giocatori abbiano inciso sull'esito finale della gara. Senza naturalmente nulla togliere al Napoli, giusto dirlo, che rimane una formazione di indiscusso valore.

Il nocciolo della questione, quindi, sta proprio in questo. Per squadre come l'Hellas, nel momento in cui vengono meno pedine fondamentali diventa difficile competere con formazioni cosiddette "big". E se a complicare le cose ci si mettono anche le disattenzioni difensive, è facile immaginare il risultato finale. Ciò nonostante va dato atto ai gialloblù di aver venduto cara la pelle e di non aver mai smesso di lottare fino all'ultimo. Secondo lo stesso Tudor, senza l'espulsione per somma di ammonizioni di Ceccherini - apparsa decisamente esagerata visto il modo con cui Doveri ha deciso di mostrare al difensore gialloblù il secondo giallo - in undici contro undici, avremmo potuto assistere a una clamorosa rimonta. Un pensiero, almeno sulla carta, in fin dei conti condivisibile. 

Sconfitta a parte, la partita di ieri ha fatto vedere anche tante cose buone di una squadra, che con il tempo ha confermato di aver acquisito una mentalità vincente che la porta a giocarsela alla pari con qualsiasi avversario. E questo rimane il punto da cui ripartire. Sin da domenica prossima a Empoli, dove il discorso assenze rischia di incidere ancora di più. Ma questo Verona ci ha abituato a essere più forte di tutto e di tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 14 marzo 2022 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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