Il centrocampista ceco Antonin Baràk è ormai diventato l'arma segreta di Juric. Una volta ritrovata la giusta condizione è cresciuto in maniera esponenziale, arrivando a guadagnarsi un posto fisso e inamovibile nello scacchiere gialloblù. Il suo movimento tra le linee è diventato uno dei punti di forza della manovra dell'Hellas. Dotato di tecnica e di un gran fisico - per alcuni ricorda l'indimenticato tedesco dello scudetto Hans Peter Briegel - rappresenta il fondamentale anello di congiunzione tra centrocampo e attacco, senza disdegnare anche il considerevole e robusto supporto garantito in fase difensiva quando la partita lo richiede.

L'ex giocatore di Udinese Lecce vede il gioco come pochi. Sempre al posto giusto si dimostra molto abile anche nel leggere i movimenti dei compagni per poterli servire nella maniera migliore. Ultimo ma non certo meno importante, anzi, è l'aspetto riguardante la fase realizzativa. Sono, infatti, ben sei le reti messe a segno, che ne fanno sino ad ora il capocannoniere della squadra gialloblù. L'ultima perla l'ha regalata sabato sera contro la Juventus di Andrea Pirlo quando è salito sull'ascensore - senza più scendere - per spedire nel sacco con un imperioso stacco di testa il servizio al bacio di un finalmente ritrovato Darko Lazovic. 

Le sue prestazioni - era inevitabile - hanno già attirato le attenzioni di qualche club, rimasto piacevolmente stupito dal suo rendimento. Il Verona vanta un diritto di riscatto nei confronti dell'Udinese ma prevedere cosa succederà è oggettivamente impensabile. Per ora godiamocelo, a giugno ci si penserà...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 febbraio 2021 alle 14:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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