Dopo l'inaspettata sconfitta casalinga contro il fanalino di coda Salernitana, i gialloblù sono tornati prepotentemente al successo, andando a cogliere i tre punti in casa del Sassuolo, una delle formazioni sicuramente più forti e organizzate della cosiddetta fascia di metà classifica. Il primo tempo disputato da Veloso & C. ha rasentato la perfezione assoluta. Nella ripresa c'è stata un po' di giustificata sofferenza, derivante dalla naturale reazione dei neroverdi padroni di casa, ma la vittoria finale, assolutamente meritata, non è mai stata in discussione. 

La crescita della squadra di Tudor continua a sorprendere. La manovra offensiva è diventata una cosa da stropicciarsi gli occhi. Il trio formato da Baràk - rientrato dopo alcune settimane di assenza - Caprari Simeone rappresenta un cocktail di qualità e potenza da far invidia a chiunque. Merito, comunque, anche dello stesso tecnico croato, abile a trovare le soluzioni di gioco migliori per farli rendere al meglio. Dietro, è vero, c'è ancora qualcosina da registrare, specialmente sulle palle inattive. Tuttavia, rifacendosi a un detto di zemaniana memoria, l'importante è riuscire a fare sempre almeno un gol in più degli avversari. In ogni caso Tony D'Amico, abile e astuto direttore sportivo, è al lavoro per trovare gli innesti giusti in grado di colmare le poche lacune rimaste. 

I trenta punti messi in saccoccia, quando siamo solo alla terza giornata di ritorno, possono far ragionevolmente pensare che la pratica salvezza sia molto vicina alla sua definitiva archiviazione. Alzare l'asticella? Può darsi. Intanto godiamocelo perché vedere giocare questo Verona è proprio un piacere. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 gennaio 2022 alle 19:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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