La sconfitta subita contro la Sampdoria lascia a bocca aperta. Contro i blucerchiati, il primo tempo disputato dalla formazione gialloblù è stato di alto livello. Squadra tatticamente ben disposta in campo, grande organizzazione, pressing fin dall'avvio e la sensazione, dopo il gol del vantaggio siglato da Lazovic con un gran piazzato, che il colpo del ko fosse dietro l'angolo. Ad inizio ripresa, invece, è successo quello che non ti aspetti. Sicuramente i tre cambi operati da Ranieri - Candreva, Keita e Gabbiadini non sono certo gli ultimi arrivati - hanno cambiato l'equilibrio qualitativo delle forze in campo, tuttavia nessuno si sarebbe aspettato un crollo così verticale. Subito il pareggio, la compagine di Juric è rimasta travolta dal cambio di passo impresso dai padroni di casa, ingenua e fragile in difesa e sterile in attacco, dove Lasagna, è sembrato quasi un corpo estraneo. 

Difficile trovare un'unica spiegazione a tutto questo. Sarebbe, comunque, sbagliato aggrapparsi al solito ritornello della salvezza già raggiunta, della mancanza di stimoli, delle voci di mercato. Conoscendo e sentendo le parole del tecnico gialloblù, espresse a più riprese, nessuno ha intenzione di mollare. A Marassi, si è sicuramente pagato un pesante dazio derivante dall'evidente differenza di tasso tecnico, emersa in maniera preponderante nella ripresa, un aspetto difficile da ignorare. Se poi si aggiungono, ancora una volta, alcuni errori difensivi, la conclusione è presto fatta. 

L'importante, ora, è quello di fare quadrato e cercare di reagire. In questo caso, l'incontro ravvicinato con la Fiorentina di martedì sera al Bentegodi, capita quasi a puntino. Al di là di quello che sarà il risultato del campo con i viola, però, la cosa più importante è quella di diradare quanto prima certe nubi, soprattutto quelle riguardanti il futuro, per non rovinare quanto di buono fatto sino a ora. Farlo, sarebbe veramente un peccato. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 18 aprile 2021 alle 14:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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