Silvestri 5 Salva la baracca dopo pochi minuti sull’inzuccata di Adorni. In occasione delle tre reti subite,  poteva, forse, fare qualcosa di più. Nella ripresa viene graziato da Proia. Più incerto del solito.

Faraoni 4,5 Soffre oltremisura le continue incursioni di Schenetti. Impreciso e nervoso becca due gialli - il secondo forse un pelo eccessivo - che gli costano il cartellino rosso. Guarderà il Foggia dalla tribuna.

Bianchetti 5 Perde la marcatura su Adorni dopo pochi minuti, per fortuna ci pensa Silvestri. Disattento e spesso in ritardo nelle chiusure.

Empereur 5 Cerca come sempre di fare il suo arrangiandosi con mestiere. Questa volta, però, come i suoi compagni di reparto, accusa qualche sbandamento di troppo.  

Balkovec 4,5 Si fa colpevolmente anticipare da Moncini nell’azione del 2 a 0. In fase di spinta non lascia praticamente notizie di sè.

Colombatto 4,5 Esce dalla naftalina dove lo aveva relegato Grosso. Ha sulla coscienza la rete del 3 a 0 quando concede a Iori l’incornata vincente. Deludente oltre ogni più rosea aspettativa. (dal 54’ Gustafson 5 prosegue la parabola discendente.)

Danzi 4,5 Denota scarsa aggressività e una evidente mancanza di personalità. In netta fase involutiva. Ammonito salterà la sfida con il Foggia per squalifica.

Henderson 4,5 Passeggia per il campo senza costrutto. Finisce giustamente anzitempo sotto la doccia. (dal 54’ Matos 5 entra a partita ampiamente compromessa e non fà nulla per cercare di cambiarne le sorti)

Lee 4  Al rientro dalla squalifica indossa l’abito del trequartista. Si libera bene sotto misura ma spara alto. Per il resto la solita confusione.

Di Carmine 4 Semplicemente un fantasma. Brutta figura per lui che da questi parti aveva già giocato qualche stagione fa. Aglietti lo richiama quando perde Faraoni, espulso. (dal 58’ Almici 6 non lo si vedeva dalla sconfitta di Lecce. Nel suo piccolo, non demerita.)

Pazzini 5 Paleari gli nega il gol su un delizioso destro a giro, appena dentro i 16 metri. Incredibile ma vero è lui a marcare Diaw quando l’attaccante granata porta in vantaggio il Cittadella. E’ forse l’unico a mostrare un pizzico di buona volontà ma, purtroppo, questo non basta. Davanti alle telecamere,  con ammirevole dignità, ci mette la faccia.

Aglietti 5,5 Al debutto sulla panchina gialloblù si affida subito al 4-3-1-2 con Lee alle spalle di Pazzini e Di Carmine. Aveva davanti l’arduo compito di rimettere insieme in due giorni i cocci di una formazione che ha da tempo smarrito ogni minima certezza. Assiste con lo sguardo smarrito alla prestazione senza capo nè coda della sua nuova squadra. In certe partite, come lui stesso ha ribadito, le motivazioni dovrebbero arrivare da sole.

Sezione: Le Pagelle / Data: Dom 05 maggio 2019 alle 09:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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