Silvestri 6 – Normale amministrazione in avvio di gara, sventa in corner un’insidiosa punizione di Pereiro. Non può nulla sul sinistro di Simeone che accorcia le distanze. Nella ripresa è poco impegnato, ma sempre attento in uscita.

Rrahmani 6 – Sempre concentrato sui tentativi offensivi cagliaritani, prova anche in un paio di occasioni la percussione offensiva. Un paio di sbavature: si perde Simeone sul gol dell’1-2 e, nel finale, si fa infilare da Nandez sul lato corto dell’area.

Kumbulla 6,5 – Come al solito, è bravo a dirigere le operazioni del terzetto difensivo e ad impostare la manovra dal basso. Sempre ben appostato, a centro area, sui tentativi di cross degli ospiti.

Empereur 6 – Una delle mosse a sorpresa di Juric dall’inizio. Anche lui attento e diligente, nonostante il passaggio a vuoto sul gol di Simeone. Nel primo tempo cerca anche il gol, con un colpo di testa su azione d’angolo.

Faraoni 6 – Supporta sempre l’azione sulla fascia destra e prova anche la conclusione. In ritardo su Pellegrini sul gol subito, ma nella ripresa si conferma elemento dalla grande affidabilità e tempestività.

Badu 6,5 – Anche lui schierato a sorpresa da Juric, non giocava titolare in A da maggio 2019. Forse meno appariscente di Amrabat, ma offre comunque un preziosissimo lavoro di sostanza e sacrificio. Procura un paio di gialli pesanti e prova un paio di pericolose incursioni.

Amrabat 7 – Solito instancabile, fenomenale stantuffo. Onnipresente dall’inizio alla fine del match: avvia l’azione dell’1-0, serve Lazovic in profondità (traversa) e propone i suoi ormai proverbiali strappi, portando a spasso i difensori del Cagliari. Sembra l’unico a non sentire la stanchezza.

Lazovic 7 – Incontenibile, inesauribile, pericoloso, ispirato. Dopo 30 secondi impegna Cragno con un destro secco dal limite, serve un cross al bacio a Di Carmine, spacca la traversa su una sua tipica, travolgente azione. Nella ripresa, puntuale in fase difensiva. Esce stremato. (dall’85’ Dimarco s.v.)

Verre 6,5 – Agisce sul centro destra e si rivela molto prezioso nel recuperare palla, difenderla, fungere da raccordo tra centrocampo e attacco. Sbaglia pochissimi palloni e serve a Di Carmine l’assist per il raddoppio. Sacrificato all’intervallo per il nuovo assetto tattico. (dal 46’ Veloso 5,5 – Punto di riferimento in mezzo al campo, cerca di gestire il pallone con la sua saggezza. È però poco brillante e fatica a mettersi in mostra.)

Borini 5,5 – Molto attivo nelle prime battute di gioco, sulla sua valutazione pesa la prematura espulsione da parte di Manganiello. Sull’episodio si può discutere, l’ex Milan pare più che altro sfortunato, ma il suo intervento è comunque abbastanza incauto.

Di Carmine 7 – Lavoro sporco spalle alla porta, cecchino infallibile che spiana la strada al successo gialloblù. Perentorio colpo di testa su cross di Lazovic e splendido destro dalla distanza. Anche lui esce quando Juric decide di dare una fisionomia più prudente alla squadra. (dal 48’ Zaccagni 6,5 – Subito bene in partita, lotta e conquista falli preziosi. Conduce molte transizioni e fa respirare la squadra. Infine, provoca l’espulsione di Cigarini.)

Juric 6,5 – La prima mezz’ora è davvero spettacolare, con il suo Verona che riprende esattamente da dove aveva lasciato. Intensità, velocità, aggressione, dinamismo. L’espulsione di Borini stravolge i piani e cambia il piano tattico. Rischia un po’ col doppio cambio a ridosso dell’intervallo, ma alla fine ha ragione lui. E la classifica sorride sempre più.

Sezione: Le Pagelle / Data: Dom 21 giugno 2020 alle 00:35
Autore: Giacomo Mozzo
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