Marco Giampaolo, allenatore del Milan, ha parlato ieri in presenza dei rappresentanti media in vista della trasferta a Verona per la sfida di stasera al Bentegodi. I rossoneri affronteranno l'Hellas Verona di Ivan Juric, una neo-promossa dal carattere stravolto rispetto alla stagione precedente, con molto da scoprire.
Riportiamo parte della conferenza stampa di Marco Giampaolo trascritta da Sport.Sky.it.

"Anche durante la sosta è rimasto concentrato sul lavoro. Ha notato il bicchiere mezzo pieno dei pochi gol presi o mezzo vuoto dei pochi gol subiti?
Prima di cominciare vorrei fare le mie condoglianze personali a Cafù per la perdita del figlio. 
In settimana ho allenato pochi giocatori, ma si sono allenati bene e con grande professionalità. Col tempo le cose miglioreranno e di questo ne sono sicuro.

Il rientro della sosta non è una specialità del Milan ma è una specialità sua.
Non ci faccio caso a queste statistiche, questo è l'anno della qualificazione e se non si vince è un problema. È pura coincidenza, non ci ho mai prestato attenzione: non credo che sia questo che sposti un equilibrio tra vincere o perdere.

Qual è il bilancio dei primi 60 giorni?
Lavoreremo per riempire il mezzo bicchiere. Mi piace l'attaccamento dei giocatori. Ho alleno 21 calciatori di movimento e sono tutti dentro in un determinato modo di fare le cose. L'attaccamento e la dedizione con cui vengono svolte le cose mi fanno ben sperare. C'è da lavorare su molti dettagli, ma la squadra è partecipe e sono fiducioso. Io lavoro per rendere la squadra riconoscibile e forte nelle due fasi, con equilibrio.

Quanto è importante vincere a Verona in prospettiva derby?
Vincere è sempre importante, al di là della partita con l'Inter. Che Verona sia storicamente particolare per il Milan mi interessa poco, non ci credo molto a queste cose. La squadra deve giocare per vincere sempre e con chiunque, perché le vittorie danno consapevolezza e autostima. L'atteggiamento fa la differenza e su quello sono convinto, la squadra si allena con senso di responsabilità e motivazioni.

Come ha ritrovato Piatek?
In questi tre giorni mi è piaciuto molto, non deve essere un giocatore che attacchi solo gli ultimi 20 metri del campo, non deve giocare un calcio piratesco. Deve saper fare tutto, ha lavorato in modo differente in questi giorni. È soltanto questione di concezione del modo di giocare, per me non si può giocare andando sempre in profondità ma bisogna anche tenere la palla. Lui sa giocare anche in quest'altro modo perché lo vedo in allenamento. È un giocatore completo e voglio che giochi in modo completo, senza avere ossessione per il gol. Lo fai se giochi bene. 

Come ha visto Rebic in settimana? Lui ha detto che il suo ruolo naturale è di giocare esterno alto a sinistra.
Lui ha giocato anche seconda punta ed esterno destro. È in condizione, sta bene.

Theo Hernandez ha recuperato?
Dal punto di vista medico è a posto, deve migliorare solo la condizione. Domani non giocherà, ma a me piace molto. 

A che punto è Duarte?
Duarte migliora, è un giocatore intelligente e curioso, va dai miei collaboratori per rivedere i filmati. La difesa è un reparto particolare, Musacchio e Romagnoli stanno facendo le cose giuste e hanno una buona leadership. Arriverà anche il suo tempo.

Che Verona si aspetta domani sera?
Stimo molto Juric, anche se negli ultimi anni ha avuto difficoltà. Ovviamente i risultati determinano i giudizi, ma ha una squadra aggressiva e con un'identità, ha vinto meritatamente a Lecce. La squadra va presa con le molle. Abbiamo lavorato per contrapporci nel modo migliore contro questo tipo di squadre. Mi aspetto una gara intensa, dovremo essere molto bravi negli spazi e nel palleggio. Bisogna giocar bene, non si può sottovalutare nessun impegno. Le vittorie e le sconfitte si nascondono dietro pieghe invisibili."

Sezione: Avversari / Data: Dom 15 settembre 2019 alle 09:00 / Fonte: www.sport.sky.it
Autore: Anna Vuerich
vedi letture
Print