In vista di Salernitana-Verona di lunedì, match che con molte probabilità deciderà le sorti della stagione della squadra di Marco Baroni, abbiamo raggiunto il direttore di TuttoSalernitana Luca Esposito, per farci presentare la sfida dell'"Arechi" anche dal lato della compagine granata:

Dopo tre stagioni in masssima serie la Salernitana torna in Serie B, come si ripartiscono le responsabilità di questa retrocessione?
"Ovviamente una stagione così negativa non può dipendere da una sola componente. In estate la campagna acquisti operata da De Sanctis non è stata all'altezza, basti pensare ai continui mugugni di Sousa nelle varie interviste. Fare un ritiro senza volti nuovi, non prendere un difensore dopo aver incassato oltre 120 gol nelle due stagioni precedenti e accontentarsi di Martegani, Legowski, Ikwuemesi e Stewart è stato un errore. Poi c'è stata la pessima gestione collettiva del caso Dia, giocatore di fatto mentalmente lontano da Salerno da un anno. Sabatini ha fatto peggio del suo predecessore, sbagliando quasi tutti gli acquisti e garantendo ingaggi faraonici a gente ferma da tempo. Se poi aggiungiamo l'insofferenza di Sousa, gli errori di Liverani e la scarsa capacità dell'ambiente di fiutare il pericolo in anticipo ecco che la frittata è fatta. E' ovvio che il vero e principale responsabile è il presidente Iervolino. Aveva promesso Europa, grandi acquisti, centro sportivo, grande settore giovanile e zona sinistra della classifica e invece ha ridimensionato tutto assumendo un atteggiamento di chiusura verso il pubblico".

Lunedì all'"Arechi" arriverà un Verona probabilmente non ancora salvo, per la squadra di Colantuono ci saranno delle extra-motivazioni per chiudere in maniera positiva l'annata?
"E' chiaro che, per i salernitani, quella col Verona non è mai una sfida come le altre. La rivalità è nota, c'è quella finale del 2011 da "vendicare" e, per di più, ci sarà lo stesso arbitro che fu tanto criticato dopo la gara d'andata dei playoff di C. Per Colantuono, poi, Verona è avversario portafortuna: vittoria nel 2018 con gol di Jallow, successo nel 2022 per la prima di Iervolino da presidente e con oltre dieci calciatori indisponibili. E poi quella del Bentegodi è stata l'ultima vittoria stagionale della Salernitana. Ovviamente le motivazioni faranno la differenza, ma i granata visti all'opera contro Atalanta e Juventus hanno mostrato almeno un po' di cuore e organizzazione. Partita da tripla"

Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile cambio di proprietà con Iervolino che potrebbe cedere le proprie quote di maggioranza...
"Il solo fatto che,  dopo promesse di ogni genere, si paventi questa ipotesi è sufficiente per capire quanto Iervolino abbia ridimensionato i suoi programmi. Sembra di essere tornati ai tempi del trust e della multiproprietà, con incertezze, voci, accostamenti e ipotesi puramente giornalistiche. Si parla di un paio di fondi stranieri, uno dei quali pronto a chiedere a Iervolino di restare come socio di maggioranza. La sensazione, però, è che tutto rimarrà inalterato e che non ci saranno grossi investimenti sul mercato, a meno che non si ricavi un tesoretto da 50 milioni di euro tra cessioni, riscatti e paracadute".

Probabili scelte iniziali?
"Colantuono deve convivere con una marea di problematiche, mancherà quasi tutta la squadra titolare. Ochoa è out, Gyomber e Boateng fortemente in dubbio al pari di Manolas e Bradaric. Di Candreva si sono perse le tracce e non aiuta la scelta del club di non emettere da mesi alcun bollettino medico ufficiale. Maggiore non recupererà, Gomis ha avuto problemi di salute che lo hanno costretto a un lungo ricovero ospedaliero. Immagino sarà data priorità ai giocatori di proprietà, con Pirola e Fazio a guidare la difesa, Sambia sull'out di sinistra, Coulibaly in mediana e Tchaouna e Kastanos alle spalle di Ikwuemesi. In porta ci sarà Fiorillo. Gli unici tre titolari non di proprietà che scenderanno in campo dal primo minuto saranno Pierozzi, Zanoli e Basic. Occhio alla possibilità di vedere all'opera nella ripresa qualche ragazzo del vivaio, ci parla di Gerardo Fusco che è figlio dello storico capitano granata Luca. Vorrei fare un plauso alla tifoseria: al netto di tutto ci saranno 15mila spettatori, è prevista una scenografia spettacolare in curva e gli ultras hanno coinvolto tanti bambini nella realizzazione della coreografia per far sì che la retrocessione non avvicini le nuove generazioni alla big della A".

Sezione: Avversari / Data: Ven 17 maggio 2024 alle 09:00
Autore: Francesco Galvagni
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