Settembre andiamo, è tempo di provare. Dopo quattro partite con lo stesso spartito, per Maurizio Sarri è arrivato il momento di cominciare a fare le prime variazioni all’undici titolare. «La mia sensazione è che la squadra non sia ancora pronta a una rotazione completa. In questa fase bisogna fare molta attenzione, perché i giocatori vanno messi nelle migliori condizioni e non in difficoltà»: così il tecnico bianconero aveva anticipato alla vigilia del debutto in Champions che non ci sarebbero state modifiche sostanziali contro l’Atletico. Passato il primo mese e il battesimo di fuoco in Europa, si può cominciare a parlare di turnover, anche perché il calendario un po’ lo consente e un po’ lo impone: da qui alla prossima sosta la Juventus giocherà 5 match in 15 giorni e le prossime 3 avversarie (Verona, Brescia e Spal) sono l’ideale per recuperi e prove.

Palleggio e tecnica

Cambiare per Sarri equivale a sperimentare. Si sa che il tecnico toscano a Napoli non era un grande sostenitore del turnover, ma alla Juventus dovrà fare di necessità virtù. I nuovi acquisti (vedi Rabiot) devono inserirsi e mettere minuti nelle gambe, mentre chi ha giocato di più (vedi Khedira) ha bisogno di recuperare le energie. E quelli rimasti quasi sempre in panchina (vedi Dybala) aspettano l’opportunità per essere testati in un nuovo ruolo. Sarri finora ha utilizzato 20 giocatori tra campionato (3 partite) e Champions League (1). Gli unici cambi tra i titolari sono stati dettati dalla necessità: De Ligt, Danilo e Bernardeschi (in A) e Cuadrado (in Coppa) per gli infortunati Chiellini,De Sciglio e Douglas Costa. Gli altri 5 hanno giocato solo spiccioli di incontri. A parte Ramsey, arrivato infortunato, che ha esordito mercoledì sera al Wanda con la Signora (4 minuti nel turbolento finale), Dybala e Rabiot sono tra i subentrati i meno utilizzati e potrebbero essere le prime innovazioni sarriane di sabato pomeriggio. Paulo ha fatto mezzora scarsa tra Napoli e Atletico, ha bisogno di una partita intera per convincere l’allenatore che può fare bene il falso nove, anche se interpretando il ruolo in maniera diversa da Higuain. Rabiot si è visto nel finale di Parma e basta, con lui in mediana al posto di Khedira l’allenatore conta di cambiare anche l’atteggiamento: più palleggio e più qualità a centrocampo, anche se al francese la fisicità non manca. In regia, con Pjanic stanco e acciaccato (ha giocato in Spagna nonostante il fastidio muscolare dei giorni precedenti), potrebbe esserci spazio per Bentancur. Ramsey invece non ha ancora un’intera partita nelle gambe, più facile che venga utilizzato di nuovo a gara in corso.

Verso il debutto

Possibili novità anche nella linea difensiva: Szczesny potrebbe lasciare il posto a Buffon per il debutto bis nel suo amato Stadium, e Demiral, protagonista nel precampionato ma sempre in panchina nelle gare ufficiali, potrebbe dare il cambio a uno tra Bonucci (4 su 4 e mai sostituito)eDe Ligt. Sulla fascia, Sarri potrebbe arretrare Cuadrado, per spostare Danilo a sinistra e far saltare un giro allo stacanovista Alex Sandro, con Bernardeschi nel tridente. Una bella rivoluzione, la prima dell’era sarriana.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 20 settembre 2019 alle 15:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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