Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Antonino Ragusa, rilasciate a TeleArena al termine di Hellas Verona-Top 22 Calcio Dilettante, seconda amichevole del ritiro di Primiero 2019.

«La partita? I carichi di lavoro si sono fatti sentire, ma la cosa più importante in questo momento è applicare ciò che il mister ci chiede. Stanchezza? Sicuramente, ma è importante pepararsi forte ora per poi raccogliere i frutti del lavoro nel corso del campionato. Tante occasioni? Il risultato in questi casi conta poco perché l’importante è trovare le giocate. Potevamo concretizzare un po’ di più ma questo verrà con il tempo. Tornare dopo l’infortunio? Mi sento abbastanza bene e sto facendo tutto. Sono rientrato in gruppo all’inizio del ritiro praticamente e le sensazioni sono buone, speriamo di continuare così perché stiamo lavorando bene. Il ruolo da esterno? Io mi adatto sempre con massima disponibilità, come è avvenuto l’anno scorso. Ho sempre sfruttato questa cosa quindi mi trovo bene. Davanti c’è anche più spazio per correre, ma cambiano di tempi e le giocate, capendo poi quello che ci chiede il mister ognuno saprà sfruttare le proprie qualità. La Serie A con il Verona? Ho sempre sperato che andasse a finire così lo scorso campionato, da quando mi sono fatto male ho fatto il tifo fino alla fine stando vicino ai miei compagni e la A è il giusto premio per il mio infortunio. Obiettivo stagionale? A livello personale zero, non ne ho mai prefissati. L’importante è fare il massimo per la squadra e, se lo fai bene, quelli personali poi vengono da sè. Nostalgia della A? L’ho fatta a Sassuolo ed è sicuramente una bella esperienza, ci sono altri palcoscenici e altre occasioni, sarà una bella stagione».

Sezione: Focus / Data: Mer 17 luglio 2019 alle 23:38
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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