Alzi la mano chi non avrebbe messo la firma su un girone di andata concluso con ventiquattro punti in classifica, in piena media salvezza. Probabilmente pochi, per non dire nessuno, specialmente dopo aver assistito alle prime tre giornate coincise con altrettante sconfitte e con l'esonero di Eusebio Di Francesco. Anche perché, nonostante l'intervento tempestivo della società, brava e coraggiosa a tornare sui propri passi, rinnegando dopo poche settimane la scelta operata in estate, il risultato finale non era così scontato. 

Per fortuna è andata bene Tudor, con indubbio merito, ha saputo toccare le corte giuste, riannodando il filo sfilacciatosi dopo l'inatteso addio di Juric. L'avvento dell'ex assistente di Pirlo alla Juventus, ha prodotto - forse ogni oltre più rosea aspettativa - la classica situazione senza soluzione di continuità. La squadra ha ritrovato lo smalto che sembrava perduto. Anzi, a dirla tutta, a tratti è piaciuta anche di più rispetto alle quella delle ultime due stagioni. Merito anche di alcuni innesti - Caprari e Simeone su tutti - decisamente determinanti. E ad essere onesti, forse ci poteva stare anche qualche punto in più.

Ecco perché, quindi, al di là delle rimonte subite e di qualche vittoria sfumata, il bilancio finale non può che essere considerato positivo. Certo, manca ancora un intero girone di ritorno e almeno altri sedici punti per mettere in archivio la terza salvezza di fila, tuttavia l'attuale classifica garantisce un minimo di serenità. Ora per completare l'opera serve sicuramente qualche rinforzo ma a questo ci penserà sicuramente la società, che da tempo si è già mossa per non farsi trovare impreparata quando il mercato di gennaio aprirà i battenti. 

I motivi per guardare avanti con rinnovata fiducia e ottimismo ci sono tutti. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 dicembre 2021 alle 19:55
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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