Contro la Juventus il Verona ha rimediato una secca sconfitta per 2-0. Privi di pedine fondamentali come Simeone - squalificato - e di Caprari Faraoni - assenti all'ultimo per problemi fisici - i gialloblù non sono apparsi brillanti come nelle precedenti uscite. Di fatto Igor Tudor si è ritrovato tra le mani, suo malgrado, tutta un'altra squadra che pur facendo una buona gara non è mai riuscita a rendersi pericolosa e a insidiare la porta bianconera. Contro una Juve apparsa in grande spolvero, Veloso & c. hanno disputato una partita soddisfacente ma questo non è bastato per tornare a casa con un risultato positivo. Venuta a mancare l'imprevidibilità offensiva - vero punto di forza della compagine scaligera di questa stagione - i gialloblù sono rimasti distanti dagli standard delle precedenti settimane. Se ci mettiamo, poi, anche la serata poco felice della retroguardia, più volte in balia delle mareggiate provocate dall'arrembante tridente bianconero, la conclusione è presto fatta. 

Ora, in attesa di ritrovare davanti i propri effettivi, spetta a Tudor iniziare a pensare a qualche valida alternativa laddove tale situazione dovesse ripetersi.  L'unica nota veramente "stonata" della serata, invece, è stato l'imprevisto addio di Kalinić. Il desiderio del bomber croato di far ritorno in patria era risaputo tuttavia nessuno si sarebbe aspettato un suo addio una volta chiuso il mercato, quando pareva certo che tutto fosse stato rinviato a fine stagione. L'impressione, invece, viste anche alcune foto apparse il giorno dopo su alcuni quotidiani, è che la cosa fosse già stata decisa da tempo. Ecco, forse, il tutto poteva essere gestito in maniera differente. Il calcio di oggi è anche questo...

Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 febbraio 2022 alle 19:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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