REWIND – Il calcio a volte lascia strascichi ed emozioni che solo chi le vive in prima persona può capire. La smorfia di Abbate prima dell’inizio di gara fra Hellas e Varese, era la sintesi perfetta di chi non voleva mancare alla gara della verità. Ma era anche la sintesi di ciò che il calcio può fare. Appena tre giorni prima la smorfia di Jorginho, nella confusione di Varese, davano fiato a delucidazioni tutt’altro che rassicuranti. Eppure la palla è una teoria talmente esatta che quando qualcosa va storto non sappiamo darci una risposta. Il Verona tornava al Bentegodi dopo la inaspettata e brutta sconfitta di Varese avendo tutte le carte per ribaltare una sorte quasi beffarda che non aveva permesso al Verona di entrare per la Serie A dalla porta principale. Quest’altra via secondaria s’era fatta più complicata del previsto. Ma non solo..

FLASH GIALLOBLU - La vigilia, peraltro, sembrava la stessa di quei giorni frenetici prima di Torino-Verona. Il Verona non vinceva più con le dirette concorrenti e complice anche un comprensibile appannamento si era portato fuori dal treno diretto per la Serie A. Inevitabili i mormorii e le critiche che poi vennero cancellate da Maietta e compagni con una prestazione memorabile.

MANDORLINI – Mandorlini non ha voluto farsi mancare proprio niente per la “sua” finale. Ha scelto per la seconda gara – a parte Cangi che ha sostituito Abbate squalificato – le altre due pedine che i tifosi avrebbero voluto in campo dal primo minuto: D’Alessandro e Ceccarelli che hanno rilevato, rispetto Varese, Berrettoni e Mareco. Scelte tecniche efficaci.

TIFOSI - Effettivamente Mandorlini ha rappresentato per i tifosi ciò che di meglio potesse rappresentare la società. Sia chiaro, Martinelli è imprescindibile per i veronesi ma Mandorlini, a livello comunicativo, è stato l’unico realmente capace di trasmettere tranquillità ai tifosi. E anche questo ha fatto sì che la realtà Hellas Verona potesse riconfermarsi nella prima stagione di B dopo gli anni bui della Lega Pro. E non stiamo parlando delle preoccupazioni che evidentemente chi rileverà il Verona ha già messo in risalto. Non è questo il messaggio che vogliamo dare..

LA STAGIONE,  LA TESTA E DESTINI INCROCIATI – La testa. La testa è stata la protagonista indiscussa ancora una volta dei gialloblu. Se pensiamo alla gara contro il Varese è inevitabile cosa sia passato nella testa di tutti i tifosi dopo i primi venti minuti del secondo tempo. Il tempo era in quel momento l’unico alleato del Varese. La gara casalinga contro l’Empoli, a Bergamo contro l’Albinoleffe, parzialmente a Reggio contro la Reggina avevano insegnato qualcosa e hanno tuttora rilevato come il tempo sia stato l’elemento che ha imprigionato il Verona verso una terribile verità.

Errori arbitrali a parte. Perché se è vero che gli uomini di Mandorlini devono assumersi anche le proprie colpe per non aver sfruttato al meglio ogni -  rara - occasione concessa ai gialloblu - e sarà evidentemente la società che verificherà tutto ciò - , è pur vero che la stagione è stata contraddistinta da errori umani che hanno giocato col destino del Verona. Nessuno sa cosa sarebbe successo se ad esempio l’arbitro Massa avesse concesso il penalty di Ferrari nel secondo tempo di Hellas Verona-Varese o ad esempio nella gara interna contro l’ Empoli se l'arbitro avesse concesso dalla stessa zolla un altro rigore su Ferrari.

GIUSTIZIA - Detto ciò, è difficile credere che ci sia sempre un errore umano di fronte ad un destino beffardo di una società. E’ difficile credere che davvero le decisioni in campo vengano prese dai direttori di gara per effetto di condizionamenti esterni – è la giustizia che ce lo insegna – ma è altrettanto vero che il nostro calcio non c’ha mai insegnato a credere che tutto sia sempre destinato ad apparire come un caso. Lo dice la realtà che stiamo vivendo. E la realtà dice prima di tutto che da questo “circolo vizioso” non se ne uscirà mai del tutto. Perché lo dicono poi i risultati. Ma siccome non vogliamo credere alla malafede perché crediamo nel futuro e in chi prima o poi farà luce su ogni cosa, crediamo che il destino farà incrociare ancora una volta i gialloblu  quel bivio beffardo che non ha quest'anno giovato. La prossima volta avrà un esito più fortunato rispetto anche i risultati di questo travagliato ed entusiasmante campionato che l'Hellas Verona ha regalato ai propri tifosi.

Sezione: Serie Bwin / Data: Mer 06 giugno 2012 alle 18:00
Autore: Federico Vaccari
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