In principio fu il derby di Verona, oggi è più comunemente definito dai media nazionali come il derby della Scala, lo stemma della Signoria Scaligera. Per molti veronesi il vero derby non è di certo quello contro il Chievo, storicamente più legati alla rivalità storica con Vicenza, ma indipendentemente da che punto lo si guarda, la sfida tra Hellas Verona e Chievo rimane sempre un derby tra due squadre della stessa città. Il Verona è la prima squadra cittadina, il Chievo la figlia prediletta di Verona, cresciuta esponenzialmente così tanto da superare lo stesso Hellas nelle gerarchie, rimanendo più di 13 anni in Serie A, con in mezzo una stagione in Serie B, mentre il Verona lottava per non sparire in Lega Pro. Stabilire che valore abbia la stracittadina oggi è difficile saperlo. Confrontare il derby di Verona con gli altri derby stracittadini di “metropoli” come Milano e Roma in cui esistono i club è difficile paragonarlo. Verona e Chievo legate da pensieri facinorosi su impossibili fusioni societarie, legate da storie di ex e uomini che hanno contraddistinto i derby nella storia.

In principio fu il veronese Alberto Malesani sulla panchina del Chievo ad inaugurare il primo storico derby in serie B con Bortolo Mutti allenatore dell’Hellas dall’altra parte: finì 1-1 ma si rifece al ritorno Malesani che vinse per 3-1. Segnò pure il veronese Michele Cossato che pochi anni più tardi salvo l’Hellas a Reggio Calabria nello spareggio per rimanere in Serie A. Lo stesso Malesani vinse il primo storico derby sulla panchina del Verona nel 2001, ma al ritorno Del Neri e l’ex Eugenio Corini condannarono l’Hellas ad una tremenda retrocessione in Serie B. Già, l’ex Corini, che questa volta sulla panchina del Chievo, di ritorno dopo averlo salvato l’anno passato, sarà impegnato a ribaltare una classifica che ora piange per i clivensi. Altri uomini che vestirono entrambe le maglie ce ne sono tanti, sia nel professionismo sia quando il Chievo non lo conosceva ancora nessuno in ambito nazionale. Perché agli albori, mentre il Verona splendeva nel calcio che contava, il Chievo era il quartiere un po’ per tutti quando c’era da far valorizzare qualche ragazzo promettente. Quanti giovani passarono da Chievo, prima di fare il salto a Verona. In principio Nicola Ciccolo, Giorgio Majoli e Luciano Venturini che indossarono entrambe le maglie quando il Chievo era la base per il trampolino di lancio. Dagli anni ’90, infine, tanti altri ex: da Martino Melis a Paolo Foglio tra la serie B e la serie A, da Vincenzo Italiano a Mino Iunco, passando per Marco Zamboni a Erjon Bogdani. Ma si potrebbe fare una lista lunghissima. Storie diverse per risultati differenti.

Un derby che a distanza di anni al momento rimane in perfetta parità: 10 confronti, 4 vittorie per parte e due pareggi. La storia si ripete ma Hellas Verona e Chievo non possono non essere legate da destini profondamente incrociati. In principio fu il primo derby storico della città scaligera, ora a distanza di anni, con un Chievo diventato una realtà calcistica consolidata nel tempo tra i professionisti e un Verona che è tornato a respirare, la sfida tra Hellas Verona e Chievo è diventata molto di più di una sempre partita tra due squadre della stessa città. Speriamo venga onorato anche nello spettacolo in campo e sugli spalti. L’Arena è tornata a brillare.

Sezione: Serie A / Data: Sab 23 novembre 2013 alle 15:29
Autore: Federico Vaccari / Twitter: @VaccariFederico
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