Giorni di ritiro anche per Emanuele Pesoli, al lavoro con la sua nuova squadra, il Carpi, per preparare al meglio la prossima stagione di B. Il calciatore di Anagni, ancora molto legato ai colori gialloblù per il trattamento ricevuto nonostante la sua spiacevole avventura, dallo scorso 8 giugno, data di fine squalifica, ha ripreso ad essere un giocatore come tutti gli altri con tanta vogli di tornare a giocare: “Quella data ha segnato la fine di un incubo. Ho passato davvero un anno lungo e difficile. Ho avuto la fortuna di entrare nella famiglia dell'Hellas, il mister e il direttore Sogliano mi hanno trattato come un figlio. Sotto quest'aspetto mi hanno fatto sentire un giocatore vivo. Per fortuna ora siamo qui a raccontare il tutto, che si è risolto per il verso giusto”.

Come ha vissuto Pesoli l'esperienza in gialloblù?

“Ho vissuto la squadra a 360 gradi tutti i giorni. Non ho saltato un allenamento ed ho cercato di dare una mano come l'ho ricevuta dall'Hellas Verona. Quando la squadra ha raggiunto la A ho gioito come se avessi giocato ogni partita. Ringrazio tutti per avermi fatto sentire uno di loro durante tutta la stagione”.

In questi giorni hanno salutato Verona altri due uomini importanti, Ceccarelli e Ferrari...

“Nicola e Luca hanno dato moltissimo per questa squadra perché sono partiti addirittura dalla Lega Pro. Hanno dato il cuore e sono riusciti a raggiungere con grandi sforzi il loro obiettivo: la promozione in A. Purtroppo la squadra e lo spogliatoio hanno perso tanto, perché entrambi riuscivano a trasmettere qualcosa in più sotto l'aspetto umano. Il calcio però è questo. Il salto di categoria porta spesso cambiamenti, fa parte del nostro lavoro. Siamo un po' nomadi: ci affezioniamo alla piazza, alla gente, e poi dopo qualche anno dobbiamo cambiare salutando con rammarico tutti i legami. L'importante è lottare sempre con grande grinta onorando la maglia”.

Mercato. Jorginho cercato dai grandi club, il Verona può privarsene?

"Assolutamente no. Se fossi un allenatore vorrei sempre Jorginho nella mia squadra. E' un giocatore fantastico che non sbaglia mai un passaggio, quindi fondamentale per il nuovo Verona".

Grandi colpi in entrata: Toni, Cirigliano, Donati, Gonzalez e Jankovic. Che ne pensi?

"Il direttore Sogliano è un uomo molto capace ed ambizioso. Sta costruendo una squadra di assoluto valore senza accontentarsi di qualche giocatore in svendita. Ha degli obiettivi in testa e farà di tutto per portare quei giocatori a casa. Ha ingaggiato calciatori importanti ed esperti che sicuramente sapranno aiutare il Verona a disputare una grande stagione. Uno su tutti Luca Toni, giocatore integro fisicamente che può dire ancora molto”.

Mister Madorlini si rivelerà l'uomo giusto anche in serie A?

"Sfondi una porta aperta. Vorrei sempre essere allenato da mister Mandorlini. Un grande uomo ancor prima che un grande tecnico. E' un allenatore fantastico che sono assoltamente convinto sarà l'uomo giusto per l'Hellas Verona formato A”.

Parliamo un po' di Emanuele Pesoli. Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta del Carpi?

“Come altre volte mi è successo in carriera mi sono fidato dell'istinto. Avevo anche altre offerte di squadre più ambiziose, ma alla fine ho accettato di venire in Emilia per rimettermi in gioco. Avevo bisogno di trovare tranquillità e serenità e sono certo di aver fatto ancora una volta la scelta giusta”.

Strani legami. Carpi è anche la città del presidente Setti?

"Esattamente. Spero di onorare al massimo questa maglia anche per ripagare la fiducia del presidente Setti per tutto quello che ha fatto l'anno scorso per Emanuele Pesoli. Non smetterò mai di ringraziarlo”.

Obiettivi stagionali?

"Ogni anno in serie B c'è una sorpresa. Quest'anno speriamo di essere noi. Faremo di tutto per essere la nuova sorpresa della cadetteria”.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 22 luglio 2013 alle 11:17 / Fonte: Michele Zomer
Autore: Michele Zomer / Twitter: @Mikzomer
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