RAFAEL 6 Anche oggi, nessuna parata di rilievo. Sempre sicuro nelle prese, resiste fino alla fine, con il Verona senza cambi, nonostante un infortunio alla gamba. Mentalità da guerriero, la stessa che contraddistingue tutta la squadra allenata da Mandorlini.
CANGI 5,5 Meno bene del solito. I pericoli, specie nel primo tempo, provengono tutti dalla sua parte. Meglio nella ripresa, quando lascia a Gomez il compito di attaccare, sacrificandosi a coprire la sua zona di competenza.
MARECO 6,5 Rischia di mandare in bestia tutto lo stadio perdendo un pallone sulla linea di fondo campo a metà del secondo tempo. Per fortuna il Livorno non sfrutta la ghiotta occasione. Questa è, comunque, l'unica macchia di una partita passata a comandare la difesa in un modo egregio. Presente sia sugli anticipi bassi, che su quelli aerei.
ABBATE 6,5 Insieme al paraguaiano, contribuisce a dare solidità ad un reparto praticamente nuovo. Soffre la tecnica di Paulinho, ma ne esce sempre benissino. Grande impegno in un calciatore che sembra giocare con un carattere grande così.
PUGLIESE 6 Tocca ancora lui. Ha conquistato il cuore del mister, per non deluderlo grazie ad una prestazione ordinata e concreta. Non rischia nulla, cercando sempre la giocata più semplice. Non molto attivo in fase offensiva, dove cerca spesso la sovrapposizione senza però concretizzarla al meglio.
TACHTSIDIS 5,5 Ottimo in fase difensiva, ma troppo sprecone quando si tratta di impostare il gioco o di concludere a rete. Sembra però in crescita rispetto alle ultime prestazioni. Giustificato il calo, dopo aver passato un inverno a tirare la carretta.
JORGINHO 6 Sembra giocare sempre col freno a mano tirato. Nell'impostare è, ancora una volta, il migliore, ma ci pensa un po' troppo prima di concludere a rete. Forse l'errore commesso nella partita contro l'Empoli ha un po' segnato la sicurezza del giovane brasiliano. Resta il centrocampista gialloblù più in forma.
HALLFREDSSON 6 Un passetto alla volta, ma l'islandese che tutti conosciamo sta tornano. Qualche sprazzo dei suoi nel primo tempo, mentre fa sentire la sua presenza nel secondo tempo, quando l'Hellas cerca di forzare i ritmi. Esce al 75', per centellinare le forze in vista dello sprint finale.
(75' D'Alessandro 6 E' in palla e si vede. Carta in più per questo finale di stagione)
BERRETTONI 6  Mezzo punto in meno per il rigore sbagliato, che avrebbe potuto mettere in discesa la partita del Verona. Giocatore che pressa, corre e cerca di inventare. Mandorlini in avanti ha l'imbarazzo della scelta.
(59' LEPILLER 7 Tre tiri in porta. Un gol, una parata di Bardi, ed un pallone alto. Oggi è decisivo, ed un calcio da fermo era l'unico modo per abbattere il muro costruito dal Livorno. Peccato per qualche passaggio a vuoto, forse l'unico suo vero limite).
GOMEZ 6,5 E' un po' stanco, ma è anche sempre pronto a sacrificarsi per la causa. Alterna giocate da fuoriclasse a errori di misura inusuali per uno come lui. Oggi ha segnato Lepiller, ma un Verona da Serie A avrà bisogno eccome dei suoi gol.
BJELANOVIC 5,5 Corre, si sbatte, prende falli. Ma un attaccante deve anche segnare. Oggi non gli capitano occasioni da rete, e quando gira così, non può essere certo la sua giornata.
(62' PICHLMANN 5,5 Da subentrato ci aveva regalato ben altre prestazioni. Oggi poco presente in avanti, mentre nel finale è utile come non mai per tenere in avanti il pallone e per guadagnare qualche fallo vitale).
ALL. MANDORLINI 7 E' conscio delle difficoltà di una squadra che comincia ad essere stanca. Prepara la partita tenendone conto, e cercando di aspettare il Livorno. Il Verona crea, ma il grande merito del ravennate è quello di aver dato una mentalità guerriera ai suoi giocatori. La condizione passa, le motivazioni di Mandorlini no. Inoltre pesca ancora il jolly dalla panchina. Mister bravo e fortunato (e ciò non guasta mai).

LIVORNO - Bardi 5,5; Salviato 6, Knezevic 6, Bernardini 5,5, Lambrughi 5,5; Luci 6, Filkor 5 (83' Bernacci sv), Schiattarella 6, Piccolo 4 (29' Remedi 6), Dionisi 5,5 (75' Siligardi sv), Paulinho 6,5. All. Madonna 5,5

Sezione: Le Pagelle / Data: Sab 05 maggio 2012 alle 19:20
Autore: Alberto Pecchio
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