Le dichiarazioni rilasciate al quotidiano L'Arena da parte del presidente gialloblù Maurizio Setti, il quale racconta dei contatti con l'imprenditoria veronese:

«Non c’entrano i tifosi caldi, è una scusa. Se si è bravi si riesce a far calcio e si può entrare anche nell’Hellas o rilevarlo. Ho conosciuto la famiglia Veronesi, del gruppo Aia, e mi hanno presentato anche Bauli. Nessuno è veramente interessato. Qualche parola in più l’ho fatta con Sandro Veronesi di Calzedonia, perché abbiamo la stessa agenzia di pubblicità l’Errani. A lui il calcio non interessa. Abbiamo un bel rapporto, fine. Sono solo ma non mi spaventa il futuro perché il club è sano».

Nomi importanti quelli fatti da Setti ma solo qualche chiacchiera e nulla più. Niente di concreto. «Una cosa la dico», chiude l’argomento Setti, «stiamo lavorando come Lega per avere una maggiore distribuzione dei diritti. Il mio club non può avere un fatturato di 45 milioni e la Juve ad esempio di quasi 500 con una proiezione che la porterà a 660 milioni. Poi in campo si vedono le differenze».

Sezione: Focus / Data: Ven 23 febbraio 2018 alle 10:00
Autore: Giorgia Segala
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