Brasiliano d'Italia, Jorginho è il perno e il cervello della nuova Nazionale di Roberto Mancini. E' lui il regista scelto dal nuovo commissario tecnico azzurro, l'uomo che ha già nei piedi il ciak del Chelsea di Maurizio Sarri con cui è diventato grande nella sua esperienza al Napoli. Un talento nato, cresciuto e formato nel settore giovanile dell'Hellas Verona, passato poi al Sassuolo ma che ha esordito con la maglia della Sambonifacese tra i pro.

La prima in B è con il Verona, dove diventa giocatore prezioso per la promozione in A nella stagione 2012-2013. Nel gennaio del 2014, cambia la vita di Jorginho. Passa al Napoli in comproprietà, metterà subito in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana e nell'ultima stagione è stato fondamentale nel campionato dei record, per gli azzurri, con Maurizio Sarri.

Con l'Italia, però, un rapporto nato di fatto quasi solo nell'era del dopo Giampiero Ventura. Perché l'ex ct non lo ha mai considerato nelle sue gerarchie, tanto da schierarlo in fretta e furia, stravolgendo schemi e formazioni, solo nello 0-0 di Milano contro la Svezia. Con Di Biagio prima e Mancini poi, invece, Jorginho è stato in campo contro Argentina, Inghilterra, Arabia Saudita, Francia e Olanda. Per una nuova storia. Che doveva già nascere con Ventura ma che è rimasta anche lei fuori dal Mondiale.

Data di nascita: 20 dicembre 1991
Club di appartenenza: Chelsea
Presenze in Nazionale: 8 presenze

Sezione: Ex gialloblù / Data: Ven 07 settembre 2018 alle 18:30 / Fonte: www.tuttomercatoweb.com
Autore: Anna Vuerich
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