Sei punti in dodici partite. È il magrissimo bottino sin qu iraccolto dal Verona di Fabio Pecchia che, in questo primo scorcio di stagione, è riuscito a centrare una sola vittoria (peraltro rocambolesca visto che gli avversari sono rimasti quasi subito in dieci) contro il fanalino di coda Benevento. La classifica non è l’unico problema per il tecnico campano in vista della sfida di domani sera contro il Bologna: oltre a Ferrari e Kean, Pecchia dovrà molto probabilmente fare a meno per problemi fisici anche di due pedine fondamentali come Bessa e Pazzini, anche se quest’ultimo farà di tutto fino all’ultimo per cercare di essere della partita.

Assenze pesanti se si considera che, anche statistiche alla mano, i gialloblù stanno faticando sia a livello offensivo che difensivo: l’attacco (appena 8 gol fatti) è il terzo nella classifica dei peggiori del campionato mentre la difesa (26 reti al passivo) ha fatto meglio solamente della ‘cenerentola’ Benevento. Tra le poche note liete di questa prima parte di stagione in casa veronese c’è lo stato di forma di Romulo, autentico jolly della squadra: giocatore di grande qualità, il brasiliano naturalizzato italiano può giocare in qualsiasi zona del campo, dall’out di destra all’esterno d’attacco passando perla mezz’ala.I difensori rossoblù dovranno fare molta attenzione alle sue scorribande, che si rivelano spesso decisive. Gli uomini del presidente Maurizio Setti, che ieri ha assistito all’allenamento, cercheranno di puntare anche sul fattore campo: il Bentegodi, si sa, è uno stadio molto caldo. Vista l’assenza di tutti gli attaccanti di ruolo (quella di Pazzini non è ancora certa), Pecchia potrebbe decidere di schierare Cerci nell’inedito ruolo di falso nueve: la sua voglia di riscattare gli ultimi due anni sottotono vissuti in Spagna con l’Atletico Madrid tra panchina e tribuna potrebbe essere un fattore determinante per i gialloblù.

Sezione: Avversari / Data: Dom 19 novembre 2017 alle 11:00 / Fonte: Il Resto del Carlino
Autore: Ilaria Lauria
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