È vero che il futuro è dei giovani, ma nei momenti più difficili è spesso importante l'esperienza. Ecco che per l'incontro di domani sera a Verona Donadoni sta pensando a tutti coloro che di partite sulle spalle ne hanno parecchie. Tra i pali tornerà Antonio Mirante. Non certo che Da Costa abbia avuto responsabilità nelle sconfitte, ma il ritorno del portiere titolare, per giunta capitano, è comunque un segnale di rientro alla normalità. Così come, in difesa, il possibile utilizzo di Torosidis e pure di Maietta. Per entrambi ci sono buone possibilità di scendere in campo. Il greco se la gioca con Krafth, almeno per quanto visto in settimana, con Mbaye utilizzato a sinistra, mentre Maietta con Gonzalez ed Helander, che nelle ultime settimane sono stata la coppia titolare. Se a centrocampo torna nelle migliori condizioni, dopo due settimane di lavoro pesante, Andrea Poli, con Pulgar e uno tra Donsah e Taider (un altro che di partite in serie A ne può vantare la bellezza di 107 anche se ha solo 25 anni), in avanti sarà il turno di Destro. Il giocatore nelle dodici partite di questa stagione è partito nell'undici titolare solo quattro volte, mentre in altre quattro è entrato, a volte, come a Roma, solo per cinque minuti, senza comunque mai lasciare traccia. E' venuto il momento che anche lui dia il proprio contributo per far concludere il momento difficile nel quale è entrata la squadra.

SICUREZZA
Non serve solo l’entusiasmo dei giovani ma pure la capacità di gestire le situazioni. Essere capaci di capire quando è il momento di rischiare o di nascondere la palla. Da questo punto di vista Maietta è una sicurezza. Comanda non solo il suo reparto ma tutta la squadra, prima con l’esempio dell’impegno quotidiano più che per il numero di partite giocate in carriera (che sono comunque 415). Tornando a Torosidis è un pretoriano di Donadoni, tanto che quando è fisicamente integro lo preferisce ai colleghi più giovani. Magari non avrà la stessa capacità di corsa ma difficilmente stecca quando ci sono i momenti importanti. Senza poi dimenticare che insieme a Destro giocherà un certo Palacio che di partite in carriera ne ha giocate ben 551 e dunque aumenta ancora di più l’esperienza di una squadra che piace a Donadoni, ma soprattutto è capace di fermare l’emorragia. Forse non sarà obbligatoria la vittoria ma certamente una sconfitta cambierebbe il campionato dei rossoblù, anche se, essendo solo al primo terzo di campionato, non ci sono ancora partite decisive.

Sezione: Avversari / Data: Dom 19 novembre 2017 alle 12:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Ilaria Lauria
vedi letture
Print