Alla vigilia di Inter-Verona, il tecnico gialloblù Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa. «I nerazzurri - ha esordito - sono una squadra forte e con Conte, che assieme a Gasperini considero top, lo sono ancora di più. Contro di loro diventa tutto più difficile. Noi veniamo da sei sconfitte nelle ultime sette partite anche se in alcune ci è mancato il risultato ma non il gioco, dove secondo me siamo cresciuti e migliorati. Ultimamente siamo stati fragili in difesa e dobbiamo aumentare il nostro livello di attenzione. Se facciamo delle buone prestazioni ma alla fine ci troviamo a commentare una sconfitta, significa che qualcosa è andato storto. Questo rappresenta un esame anche per me perchè devo cercare di capire dove posso aver sbagliato. Solo così possiamo tornare a fare punti. Da qui alla fine del campionato spero possa essere veramente così». 

Il discorso, poi, si è spostato inevitabilmente anche sul futuro. «Io sono sempre dentro all'Hellas - ha voluto specificare - più avanti parlerò assieme al Presidente e vedremo cosa fare. In questi due anni è andato tutto bene ma il rischio che le cose girino è sempre dietro l'angolo. Le mie idee, come ho ripetuto più volte, sono chiare. Io credo che se non cresci ti spegni, soprattutto come allenatore. E io non sono un tecnico adatto solo a gestire, rischio appunto di spegnermi. Comunque con il Presidente il rapporto è sempre stato chiaro e trasparente, conosciamo entrambi la dimensione del Verona che non può certo essere uguale a quella di squadre come Sassuolo, Bologna Parma. A fine stagione - ha concluso - ci incontreremo e valuteremo insieme se gli obiettivi coincidono».

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 24 aprile 2021 alle 11:10
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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