È un Natale dal sapore agrodolce, quello in casa gialloblù. Dopo aver ottenuto 7 punti nel terribile trittico Palermo-Benevento-Pescara, il Verona torna da Livorno con un pallido punticino, arrestando la propria rincorsa alle posizioni nobili di classifica e fallendo il tentativo di dare continuità ai timidi segnali di ripresa mostrati nelle precedenti esibizioni. Gli uomini di Grosso, infatti, sono nuovamente caduti vittime delle proprie contraddizioni e di un atteggiamento troppo passivo e rinunciatario: ad un primo tempo di sostanziale equilibrio, ha fatto seguito una ripresa di costante affanno, vissuto in balìa delle folate offensive dei toscani, condotte dagli scatenati Valiani e Diamanti. Solo la scarsa lucidità e la mancanza di concretezza dai padroni di casa, hanno permesso all’Hellas di conquistare un punto utile a prolungare la serie positiva, oltre che di ottenere il secondo “clean sheet” stagionale dopo quello di Benevento. Ma l’impressione è che, contro squadre dalla maggiore caratura tecnica, si sarebbe potuto subire di più.

Il tecnico gialloblù ha confermato la formazione delle ultime settimane (eccezion fatta, giocoforza, per la coppia di esterni difensivi), puntando sull’ormai collaudato tridente offensivo Matos-Lee-Di Carmine, supportato dal trio di centrocampo formato da Gustafson, Danzi e Zaccagni. Ma le risposte ottenute non sono state le stesse, convincenti, delle due vittorie ai danni di Benevento e Pescara, e tutti gli interpreti hanno fatto registrare un deciso passo indietro. Discorso che vale in particolare per i tre attaccanti: Matos e Lee hanno prodotto solo alcune sterili ed estemporanee folate, mentre Di Carmine è stato nuovamente lasciato troppo solo là davanti, facilmente intrappolato nella morsa degli impeccabili difensori labronici (su tutti, una menzione la merita il giovane croato Luka Bogdan).

Nel corso del primo tempo, il Verona, seppur poco aggressivo, ha retto le sfuriate livornesi, riuscendo pure a rendersi pericoloso con qualche rapida ripartenza condotta dal brasiliano e dal piccolo coreano; nella ripresa, invece, i gialloblù sono praticamente spariti dal campo, assistendo troppo passivamente al monologo amaranto. I guai fisici occorsi a Dawidowicz, Marrone e Danzi, hanno ulteriormente complicato i piani di Grosso, che a fine partita ha accolto con positività il punto conquistato all’Ardenza, forse consapevole che, qualche settimana fa, la sua squadra una partita così complicata avrebbe anche potuto perderla.

E allora avanti, con immutata fiducia, verso i prossimi impegni: la Serie B è pur sempre campionato lungo, ostico, complicato, anche nel suo nuovo format a 19 squadre. Nessuno è ancora riuscito a fare il vuoto, nemmeno il favoritissimo Palermo di Stellone, non a caso fermato sul pari, la scorsa settimana, da un Livorno rigenerato da Roberto Breda: pur avendo perso una sola partita in campionato, i rosanero hanno ottenuto un solo successo nelle ultime 5 sfide. Nelle primissime posizioni è sempre la solita bagarre, tanto che l’Hellas, nonostante i balbettii di ottobre e novembre, dista tre soli punti dal Lecce, secondo e con una partita in più giocata.

Al termine del girone d’andata mancano solamente due, delicatissime sfide. Giovedì sera, ospite al Bentegodi sarà l’ottimo Cittadella di Venturato, appaiato in classifica ai gialloblù; Verona che chiuderà l’anno domenica, nel match dell’ora di pranzo, contro il Foggia allo Zaccheria. Appuntamenti fondamentali per Grosso, costretto a fronteggiare un’improvvisa emergenza nel reparto arretrato, complici gli infortuni capitati sabato a Dawidowicz, Marrone e Danzi, a cui si aggiungono la defezione di Crescenzi e le non perfette condizioni fisiche di Empereur e Bianchetti, rientrato al Picchi dopo un anno e mezzo di calvario. Una bella notizia, quella del recupero del centrale difensivo scuola Inter, che potrà rappresentare un’alternativa in più per il tecnico gialloblù, in vista dei due impegni di fine anno: contro Cittadella e Foggia, il Verona vuole ritrovare la vittoria e dare finalmente continuità al proprio cammino.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 dicembre 2018 alle 19:00
Autore: Giacomo Mozzo
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