Contro la Sampdoria, sabato sera al ''Bentegodi', non si è visto uno dei migliori Verona con alcuni giocatori che, come detto dallo stesso Tudor, non avevano ancora smaltito le fatiche fisiche e mentali della partita con l'Atalanta. Nonostante ciò, occasioni alla mano, i gialloblù meritavano di più del semplice pareggio. Cerchiamo, come sempre, di individuare cosa ha funzionato e cosa, invece, non è andato per il verso giusto:

1) Gianluca Caprari: voglioso di ben figurare contro la sua ex squadra, si dimostra il più incisivo e viene premiato con la rete del pari, realizzata al termine di una pregevole azione personale;

2) Nicolò Casale: contiene Candreva e con autorità svolge le funzioni di vice-Günter, dopo la sua uscita dal campo. Parte da un suo rilancio il pallone che Caprari controlla e spedisce in rete;

3) Lorenzo Montipò: non particolarmente impegnato, ha il merito di intuire e respingere il rigore di Caputo. Peccato che sulla ribattuta l'attaccante blucerchiato arrivi per primo;

ASPETTI DA MIGLIORARE

1) Koray Günter: serata tutto sommato tranquilla "macchiata" dall'ingenuo pestone con il quale provoca il calcio di rigore. L'ammonizione ricevuta induce Tudor a lasciarlo "intelligentemente" negli spogliatoi;

2) Antonin Baràk: il suo ritrovato e fondamentale apporto dura, purtroppo, solo lo spazio di una ventina di minuti. Poi si spegne piano piano fino al cambio e tutta la manovra ne risente;

3) Giocatori stanchi, nuovi innesti?: Qualche giocatore accusa qualche segnale di stanchezza, come ammesso dallo stesso Tudor. L'auspicio è sempre quello di poter vedere più da vicino i vari Cancellieri, Praszelik Retsos.

Sezione: Copertina / Data: Lun 25 aprile 2022 alle 16:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
vedi letture
Print