Vittoria importante quella ottenuta dal Verona contro un Genoa sceso in campo al 'Bentegodi' reduce da otto risultati utili consecutivi e alla ricerca disperata di punti per mantenere vive le speranze di salvezza. La formazione di Tudor, dopo il vantaggio ottenuto con Simeone, ha disputato un primo tempo spumeggiante mentre nella ripresa ha resistito con ardore e senza correre particolari pericoli al ritorno dei rossoblù che hanno aumentato l'intensità alla ricerca del pari, ma senza riuscirci. Cerchiamo, come sempre, di individuare cosa ha funzionato e cosa, invece, non è andato per il giusto verso.

ASPETTI POSITIVI 

1) Daniel Bessa: festeggia nella miglior modo possibile le 100 presenze con l'HellasServe a Simeone l'imbucata vincente e con tante altre giocate riesce a far passare in secondo piano l'assenza di uno come Baràk;

2) Koray Gunter: a volte bistrattato, si prende questa volta una decisa rivincita non facendosi mai impensierire da Destro e regalando alcune chiusure degne del miglior Samuel, il "the Wall" di Roma Inter;

3) Primo tempo da applausi: il vantaggio dopo pochi minuti ha aiutato, tuttavia il repertorio del primo tempo, tra accelerazioni, giocate in verticale e rapide ripartenze, merita gli applausi a scena aperta. 

ASPETTI DA MIGLIORARE

1) Partita da chiudere: in alcune situazioni manca la necessaria concretezza sotto porta per chiudere la partita che avrebbe,permesso di soffrire meno il ritorno della formazione rossoblu;

2) Baricentro troppo basso: a inizio ripresa abbassa troppo il baricentro consentendo alla squadra ligure di guadagnare, a livello di supremazia territoriale, qualche metro di troppo. 

3) Ivan Ilić: si vede a sprazzi sia in impostazione che in fase di contenimento ma la strada intrapresa è quella giusta;

Sezione: Copertina / Data: Mer 06 aprile 2022 alle 14:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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