Per una stagione che entra nell’ultimo mese di calcio giocato, un’altra deve essere programmata dai club, a cominciare dalla guida tecnica. Sono settimane intense per muovere le pedine in panchina. Alcune conferme - riporta Tuttosport - sembrano pressoché ovvie (come su entrambe le sponde di Torino e Milano, ma anche Roma e soprattutto Lazio), altre situazioni invece rimangono in bilico.

Come il destino dell’allenatore del Napoli: la clausola rescissoria di Sarri non avrà più valore a giugno, ma fino ad allora tutto può succedere. Anche i risultati avranno un peso e le qualità del tecnico toscano non passano inosservate nemmeno a Londra, lì dove il Chelsea dovrà valutare se proseguire il rapporto con Conte oppure se pagare la milionaria penale e guardare avanti. A un italiano magari: piace Sarri, ma non di meno interessa il romanista Di Francesco. E l’asturiano Luis Enrique non passa di moda.

Napoli è piazza ambiziosa e ambita: Giampaolo è un’ipotesi, come lo è Gasperini, anche se suggestiva è anche la strada che porta a Emery, che ha chiuso la tormentata parentesi al Psg.

Capitolo Gasp: le sue parole recenti a Bergamo hanno fatto rumore forse più di quanto avrebbe voluto il diretto interessato. «Ho un contratto con l’Atalanta e sono felice del rapporto con la società e l’ambiente. Poi faremo il punto della situazione, come capita a tutti gli allenatori».

In realtà con la dirigenza ci sarebbe già stato un confronto preliminare, all’interno del quale sarebbe emersa la volontà dell’allenatore di guardarsi attorno e la necessità per il club di guardare avanti. Chissà, certo non sarebbe semplice sostituire un professionista adorato dalla tifoseria bergamasca come Gasperini.

Il quale è in prima fila per la panchina del Bologna che rischia di rimanere vuota, dato che il rapporto tra Donadoni e la piazza è ormai logoro (con tanto di striscione polemico spuntato all’allenamento di ieri).

Tornando all’Atalanta, non è un mistero che il ds atalantino Sartori abbia un consolidato rapporto con Maran, avendo lavorato insieme al Chievo dove potrebbe arrivare Semplici, l’architetto del miracolo Spal (avventura da ricordare a prescindere dalla permanenza o meno in Serie A.

 

GLI INCASTRI E Donadoni? Per lui si spalancherebbero le porte di Cagliari: è stimato dal presidente Giulini, con il quale gode di ottimo rapporto personale. Ed era già stato vicino al trasferimento in Sardegna ai tempi della Serie B. L’alternativa in rossoblù potrebbe essere un emergente: Grosso, reduce dalla stagione finora in chiaroscuro al Bari dopo la gavetta nella Primavera della Juve.

In caso di rinuncia a Donadoni, il Bologna si getterebbe sull’ex crotonese Nicola. Ma attenzione alle voci che arrivano da Genova, sponda rossoblù. I giocatori spingono per la permanenza di Ballardini, ma il Genoa avrebbe già bloccato proprio Nicola per la sua successione.

Un’altra situazione ancora tutta da definire è quella relativa all’Udinese. Oddo è reduce da dieci sconfitte consecutive e la striscia è ancora aperta: la proprietà della famiglia Pozzo non è contenta e l’allenatore, subentrato a campionato in corso a un veterano come Delneri, non è più in una posizione granitica. Anzi.

Però Oddo piace alla piazza ed era partito bene, sia a livello di gioco sia per i risultati ottenuti. In teoria è ancora possibile una scelta di continuità, con l’ex pescarese ancora in sella, ma con una rosa rinforzata (anche a costo di qualche cessione pesante).

Però girano voci sempre più insistenti che vorrebbero l’Udinese intenzionata a valutare le candidature di due allenatori di lungo corso come l’ex ct azzurro Ventura e l’ex ct dell’Albania, De Biasi. Per entrambi, eventualmente, si tratterebbe di un ritorno in Friuli.

A Verona il clima, a maggior ragione considerando la classifica, è ancora più rovente e l’instabilità attorno a Pecchia (non solo per quanto concerne l’ambiente) è aumentata nell’ultimo periodo. Difficile immaginare un futuro insieme, a meno di un clamoroso miracolo che significherebbe centrare una salvezza quasi impossibile, allo stato dell’arte. Dovesse ripartire dalla Serie B, l’Hellas valuterebbe una nutrita serie di nomi. Tra questi in prima fila c’è quello di Stellone.

Legato a doppio filo al risultato finale della stagione è anche il futuro della panchina del Crotone. Zenga si è messo in gioco e sembra possa restare, soprattutto se arrivasse una nuova permanenza in Serie A, dopo quella rocambolesca di un anno fa con Nicola. Ma Zenga gode di estimatori anche all’estero, un po’ come Gasperini.

E la Sampdoria? Non è un mistero che interessi Maran, ma la situazione si incastra con il Napoli. Un’idea porta a Domenico Tedesco dello Schalke. Dipende da Giampaolo: se resta a Genova, niente incastri.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 10:00
Autore: Giorgia Segala
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