Dovrebbe prendere il via il 2 settembre il campionato di Serie C, ma il futuro dello stesso è ancora incerto, poiché deve essere prima di tutto fatta chiarezza sulle formazioni che prenderanno parte alla categoria. La Lega ha poco da fare, la palla adesso è in mano ai tribunali, che dovranno valutare i vari corsi e ricorsi dopo il crac di varie società.
Club anche di Serie B. Dopo Cesena e Bari, è stato estromesso dal torneo cadetto anche l'Avellino, ma proprio ieri gli irpini hanno comunicato che si affideranno al Consiglio di Stato, tentando di fatto l'ultima carta per non perdere la categoria.

Quindi: due o tre posti liberi in B? In attesa di capire la risposta a questo quesito, la Ternana e la Pro Vercelli hanno deciso di inasprire ulteriormente la propria battaglia, presentando ricorso "contro la società Novara Calcio S.p.A. e nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la Lega Nazionale Professionisti Serie A (Lega Serie A), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (Lega Serie B), la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro)" e anche tra loro stesse.
Le problematiche a monte nascono dall'accoglimento di un ricorso presentato dal Novara, che ha ottenuto l'annullamento della delibera del Commissario Straordinario FIGC secondo la quale: “le Società che hanno scontato nelle s.s. 15-16, 16-17 e 17-18 sanzioni per il mancato pagamento, nei termini prescritti, degli emolumenti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo o delle ritenute IRPEF, o dei contributi INPS o del Fondo Fine Carriera relative ai suddetti emolumenti, saranno computate ai soli fini della redazione della classifica finale, ma saranno in ogni caso escluse dalla possibilità di colmare vacanze di organico”.
Questo ha stravolto la graduatoria ripescaggi, facendo balzare in vetta i piemontesi e il Catania, con quindi Ternana, Pro Vercelli e Robur Siena spiazzate. Tutte, però, hanno mosso giuridicamente i propri passi.

Ma non è solo una corsa alla Serie B, è anche una corsa alla Serie C, chiaramente dalla Serie D. Prato e Como, come ormai è noto, non sono state ammesse al campionato professionistico dopo che la Federazione ha respinto le rispettive domande di ripescaggio, la prima a causa del contenzioso legato stadio (in sostanza, il comune ha sospeso la gestione del "Lungobisenzio" alla famiglia Toccafondi) mentre la seconda per un cavillo legato alla fideiussione non presentata ma sostituita da un bonifico di pari importo, sistema però non riconosciuto dagli attuali parametri federali, ed entrambe hanno impugnato la sentenza; a loro si è aggiunta ieri l'Aprilia Racing Club, che ha però una situazione diversa, e puntava alla riammissione. Il ricorso presentato dalla società del presidente Antonio Pezone è stato dichiarato inammissibile, ma il club ha deciso che si appellerà al successivo grado di giudizio. Tutto ciò, quando il futuro del Bisceglie è ancora incerto e aperto a ogni possibilità, che va dalla cessione del club fino al ritiro dal campionato, passando poi per una stagione con tutti baby e conseguenti contributi.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 09 agosto 2018 alle 10:30 / Fonte: www.tuttomercatoweb.com
Autore: Anna Vuerich
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