Rivoluzione sul piccolo schermo e possibili, ulteriori sacrifici economici per i teledipendenti del pallone: nella prossima
annata infatti i tifosi italiani dovranno aspettare le 22 della domenica per assistere alle immagini della massima Serie A in
chiaro e potrebbero essere costretti ad acquistare due abbonamenti diversi per pay tv o web per poter vedere tutte le partite.
Sono questi i principali effetti del nuovo bando sui diritti tv con la Lega che avrebbe così puntato su una vendita per prodotto anziché su quella per piattaforma. Una strada scelta all’unanimità visto che garantirebbe un introito di 300 milioni di euro in più rispetto alla vendita per piattaforma. I pacchetti non sono più costruiti in base alle squadre ma alle fasce orarie per cui chi acquisterà il primo pacchetto di 114 match, pari a tre gare per giornata, in altrettante finestre orarie: le 18 del sabato, le 15 della domenica e le 20.30 sempre della domenica trasmetterà solo i match disputati in quelle ore. Un secondo pacchetto permetterà all’acquirente di trasmettere 152 gare in quattro finestre orarie, in particolare le partite delle 15 di sabato e domenica, la gara delle 18 di domenica e il monday night match del lunedì.
L’ultimo pacchetto sarebbe legato a 114 gare, tre a giornata: quella delle 20,30 del sabato, quella delle 12,30 di domenica
e una di quelle alle 15, sempre di domenica.
L’obiettivo? Il massimo introito possibile per un prezzo minimo di vendita di un miliardo e cento milioni, cifra mai incassata finora.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 09 giugno 2018 alle 14:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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