Ragazzo, tocca a te. La frase è famosa. La disse Enzo Bearzot quando, nella partita con il Brasile, che valeva in pratica un Mondiale, il "piccolo" ma già baffuto Bergomi sostituì l'infortunato Collovati. All'epoca esordire così nel Mondiale con l'Italia a 19 anni fu uno choc ma l'intervista ripagò alla grande il "Vecio" commissario tecnico.
Quella frase, idealmente, l'ha detta pure ieri a Peschiera Fabio Grosso, un altro che di mondiali se ne intende. Destinatario non certo un ragazzino di primo pelo e su un palcoscenico diverso: Samuel Di Carmine sa che ottenere una vittoria nel derby del Penzo e magari segnare la rete decisiva potrebbe lanciarlo finalmente nella galassia gialloblù. Contratto pluriennale a tanti zeri e fama da goleador fra i cadetti, l'ex Perugia deve dimostrare ancora tutto il proprio valore. Quale occasione migliore, se non in derby. A dir la verità uno lo aveva già giocato, in casa nel Padova. Non andò certo bene per i gialloblù ma per Di Carmine andò ancora peggio. Dopo la gita a Cosenza, arrivò in allenamento una lesione di primo grado al flessore della gamba sinistra. Uno stop abbastanza serio. Pazzini e Tupta hanno fatto l'impossibile per non farlo rimpiangere e le cose sono andate abbastanza bene, fino a Salerno. Lì qualcosa si è rotto, visto anche il ko successivo con il Lecce.

NON C'È PIU' TEMPO Oggi il Verona, con o senza Di Carmine, deve dare un segnale forte e chiaro. Il Pescara del redivivo Pillon ha messo la freccia ed il rischio di restare staccati dal primo posto è concreto. A meno che l'Hellas non ritrovi la forma di Crotone: "Dobbiamo avere più intensità e continuare sulla strada che abbiamo intrapreso", ha ribadito Fabio Grosso, ma ora servono anche i punti per dare stabilità ad un ambiente ancora scettico e facile alla critica dopo i reiterati errori del recente passato.

ANCORA 4-3-3 Non cambia Grosso, quasi gioca a specchio con Walter Zenga, neo tecnico del Venezia. Il modulo iniziale sarà ancora quello, almeno andiamo per indiscrezioni, visto il solito "fortino" di Peschiera. Almeo Zenga sceglie la via del porte aperta. Aria fresca per tutti.
Dicevamo, niente Pazzini al fianco di Di Carmine, mentre dietro dovrebbe tornare Almici.

DUBBIO LARIBI-CISSÉ Se ad inizio anno, vista l'assenza all'epoca di gol, era stato messo in discussione Cristiano Ronaldo, nell'Hellas può essere messo in dubbio Karim Laribi. Grosso avrebbe provato un modulo con Ragusa e Cissé esterni e Di Carmine di punta. Difficile però che l'allenatore gialloblù rinunci all'ex cesenate dall'inizio, quindi è più facile vedere un tridente con Laribi. Tornando all'indietro come i gamberi, sarà l'aria della laguna, a metà campo ecco un altro terzetto già annunciato a Crotone. Dawidowicz, Colombatto e Henderson. Dietro ritorna Almici sulla corsia laterale, mentre in mezzo ecco Marrone con Caracciolo e Crescenzi sulla sinistra. In porta naturalmente Silvestri.

OBBLIGATI A FARE BENE È  chiaro che giocare male e vincere appartiene ad un calcio del passato. Eppure è successo parecchie volte. L'idea di Grosso non cambia. Palla a terra ed inizio dell'azione dai terzini, come non cambierà il pressing alto dei suoi. Eppure Bagnoli confidò che spesso esortava Garella a calciare lungo su Fanna. Un po' come dovrebbe fare oggi Silvestri con Ragusa, anche se con gli anni ha perso un po' lo smalto in partenza. E sfidiamo chiunque a dire che il Verona di Bagnoli non giocava bene, ma qualche volta ci si può pure adattare a calciare lungo.

I PRECEDENTI Sono 34 gli incontri disputati nei vari campionati (A, B e C) a Venezia. Ben 16 le vittorie dei padroni di casa, con 11 preggi e 7 vittorie del Verona. I lagunari hanno segnato 42 gol, mentre i gialloblù ne hanno realizzati 21.
La prima partita a Venezia, anche se in molti non la riportano, è datata 12 febbraio del 1911. In quell'occasione, il Verona in maglia bianca vinse a tavolino per la posizione irregolare del giocatore di casa Riccobon. L'incontro regolare era terminato 2 a 2 con reti di Bianchi e Ruperti. La gara era valida per il Torneo di Prima categoria Girone Emilia Veneto.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 21 ottobre 2018 alle 11:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Anna Vuerich
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