Non c’è più tempo. Non si possono far calcoli. Il Verona deve vincere. Deve ottenere tre punti su un campo che non viola dal lontano 1989. In quell’occasione fu Alfonso Bertozzi, un agricoltore, oggi, che vive poco lontano da Imola e coltiva la terra. Si inserì in una difesa stanca e distratta dei rossoblù per piazzare la falciata vincente. Un uno a zero che segnò la rinascita del gruppo di Bagnoli. Quella squadra sfiorò un’impresa storica giocandosela fino all’ultima giornata contro il Cesena di Lippi e del «Condor» Agostini. Fu retrocessione davanti a diecimila tifosi assiepati nello stadio bianconero. Quest’anno il finale sarà sempre in trasferta ma con i risultati di ieri difficilmente il gruppo di Pecchia arriverà a giocarsi la serie A negli ultimi novanta minuti.

CONTA SOLO VINCERE. E’ quello che deve fare il Verona di Pecchia. «In queste ultime gare abbiamo speso molto» ha detto il tecnico ieri nel ritiro di Bogliasco, ripreso solo dal sito ufficiale del club, «mala condizione fisica generale della squadra è buona. Considerando anche i risultati di oggi pomeriggio contro il Genoa dovremo avere in mente un solo obiettivo, cercando di essere più concreti sotto porta».

ILPROBLEMA DEL GOL. Difficile pensare di giocarsi ancora chance di serie A senza segnare. L’Hellas negli ultimi sette incontri è andata a segno in un’unica occasione. Fu Romulo a battere Cragno su calcio di rigore al Bentegodi.Poi solo un mucchio di palloni raccolti dentro la porta dai portieri del Verona. Nicolas questa sera sarà riconfermato tra i pali e sarà con ogni probabilità, come spesso è accaduto, abbandonato al proprio destino. L’Hellas deve attaccare e sperare che il Genoa sia meno attento del soilto visto che di fatto ha già raggiunto l’obiettivo della salvezza. A 38 punti con molti scontri diretti fra le squadre che gli stanno dietro in classifica, la formazione rossoblù è salva.

ALL’ANDATA. Al Bentegodi decise una rete di Pandev.Il veloce Taarabt bucava le linee veronesi, cross in mezzo, Pandev come un falco per la rete che giungeva allo scadere del recupero. I gialloblù Protestavano per presunto fuorigioco, ma l'arbitro consultava il Var e assegnava la rete.E così dopo 59 anni il Grifone passava al Bentegodi. Perchè l’Hellas non potrebbe ricambiare il «favore» dopo 29 anni?

IL PROBLEMA DEL GOL. Lo si era riscontrato anche nel noioso match del 4 dicembre del 2017 al Bentegodi. Sarà anche per questo che dopo la buona prova con il Napoli in Primavera, Pecchia ha voluto l’attaccante Tupta. Difficile pensare a quale tridente o attacco manderà in campo stasera l’allenatore gialloblù. Una cosa è certa Alessio Cerci farà parte del reparto offensivo.

QUALE UNDICI? Il Verona avrà assenze importanti stasera come Ferrari, Buchel, Aarons, rientrato in Inghilterra per motivi personali e ancora Bianchetti, Boldor, Buchel, Kean e perfino Laner, mai impiegato finora. Però il mister potrà contare sia su Calvano che su Fossati. «Sono felice di riaverli a disposizione» ha detto Pecchia, «sono due giocatori in più a centrocampo, ma dovrò valutare la loro condizione. Danzi? Sono contento della sua prestazione contro il Sassuolo, non era semplice scendere in campo per un ragazzo della sua età ma avevo piena fiducia in lui. Col Genoa dovranno essere tutti concentrati e farsi trovare pronti, sarà una partita importante e delicata, sono convinto che chi giocherà non deluderà le aspettative».

FARE SPUNTA? Noi l’abbiamo inserito come punta ma Pecchia potrebbe decidere di riportarlo a sinistra e ricreare l’asse con Verde o Cerci, visto che spesso gli esterni d’attacco si scambiano. In questo caso Souprayen si accomoderebbe in panchina con Matos punta centrale. In mezzo, come accade con il Cagliari, è probabile che si parta dall’inizio con Zuculini. Così facendo è chiaro che Pecchia si brucia già una sostituzione ma l’apporto di esperienza, cattiveria e classe di Franco Zuculini è fondamentale. Con lui potrebbe esserci Calvano mentre sono in calo le chance per Danzi. Il giovane ha futuro ma stasera dovrebbe partire dalla panchina. In mezzo il più esperto e rientrante Fossati. Dietro i cambi sono obbligati. Con la squalifica di Ferrari, Romulo sarà «costretto» a fare il pendolino a destra. Rientra in mezzo alla difesa Caracciolo che farà coppia con Vukovic e a sinistra «Supra» se Fares verrà schierato in avanti.

Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 aprile 2018 alle 14:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Camilla Dalloco
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