Il primo via libera a Fabio Grosso l’ha dato Sean Sogliano. Andando oltre la clausola che lega al Bari il prossimo allenatore dell’Hellas, due milioni in tutto per permettergli di uscire dal contratto un anno prima della scadenza di giugno del 2019. Sogliano, appena tornato in sede dopo la partita di playoff col Cittadella, ha cominciato a programmare il futuro senza perdere tempo. Sempre al Bari, dove l’aspetta il non facile compito di costruire una squadra in grado di ritentare la scalata verso la A anche se probabilmente con un budget limitato. Con tutti i problemi di una società che dovrà prima di tutto regolarizzare gli stipendi degli ultimi tre mesi per aver campo libero per l’iscrizione. Sogliano ha voluto Grosso, ma sa che le loro strade si divideranno. Ognuno per conto suo, dopo l’intesa di un’estate fa quando i risultati con la Primavera della Juventus avevano lasciato intuire che Grosso potesse aver la stoffa per fare bene il suo mestiere in panchina. A Bari ci sono altre idee. E Sogliano dal canto suo, legato da un contratto fino al 2020, ha già dimenticato la Cremonese che prima l’ha cercato ma poi ha scelto Rinaudo.

Il nuovo Bari non ripartirà da Grosso, quello è sicuro. E Grosso, altra certezza, non vuole ripartire da Bari. Deciso Sogliano a puntare ora tutto su Marco Baroni, artefice della risalita del Benevento, da giocatore passato anche dall’Hellas e successivamente pure vice di Malesani. Da uomo di campo Sogliano, che da Grosso si sarebbe comunque aspettato qualcosa di più, sa bene di non poter trattenere un allenatore contro la sua volontà. E che il matrimonio, clausola o non clausola, è di fatto terminato da un bel po’. Tutto è adesso nelle mani del presidente Cosmo Giancaspro. Ma da lui bisogna passare, altre vie non ce ne sono. Va bene il parere del diesse ma quello del numero uno della società vale di più. Ed è determinante. Attorno a Grosso però la scena è sempre più sgombra. Perché ieri il Sassuolo ha ufficializzato De Zerbi, da tempo pallino di Setti quando ne valutò l’ingaggio insieme a Stellone prima di prendere Pecchia. Libero resterà così Iachini, che però non calza col profilo Hellas. Un emergente, più che una firma consolidata. L’input, fin dall’inizio, è stato piuttosto chiaro. Libero resterà Nicola, fermo nell’aspettare una chiamata di Serie A anche adesso che è tramontata l’ipotesi Sassuolo dopo che s’era chiusa la strada per Bologna dove hanno già prenotato Pippo Inzaghi. Al primo esonero potrebbe toccare a lui, prima di allora Nicola non dovrebbe muoversi. Laclausola di Grosso, altissima, si può addolcire ma anche cancellare. Ci sono tanti modi per farlo.

A volte basta anche usare solo la logica. O farsi accompagnare dai ritmi del mercato. E il tempo sarà prezioso alleato del Verona.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 giugno 2018 alle 16:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Camilla Dalloco
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