Lunga intervista di Luca Toni a La Gazzetta dello Sport. Eccone uno stralcio: 

«Verona è stata la città della mia seconda giovinezza, il luogo che mi ha fatto rinascere, dopo una serie di esperienze negative».

Tra cui quella alla Juve. «In bianconero sono arrivato nel periodo sbagliato. Il primo scorcio di stagione, da gennaio a giugno 2011, con una squadra non certo al livello di quelle degli anni successivi, ero spesso infortunato, ho giocato poco e segnato solo un paio di gol. Ancora peggio è andata in seguito. Arrivò Antonio Conte, io non rientravo nei suoi piani e non giocai neanche un minuto. Ci sta, l’allenatore ha diritto di fare determinate scelte e Conte tra l’altro ha dimostrato di essere un grande tecnico. A gennaio me ne andai, ma senza creare nessun problema».

Stasera che partita sarà? «La Juve è chiaramente favorita ma deve stare attenta. Il Verona è la squadra rivelazione di questa stagione: tutti, io compreso, la davamo come prima candidata alla retrocessione, invece sta facendo un campionato incredibile».

Di chi è il merito? «Della società che ha avuto la bravura di scegliere Juric, un tecnico che sta facendo un lavoro favoloso. Lui è un figlio di Gasperini e il Verona infatti ha un gioco simile a quello dell’Atalanta,tutto pressing e corsa fino all’ultimo minuto».

Sezione: Rassegna / Data: Sab 08 febbraio 2020 alle 12:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
vedi letture
Print