Ti aspetti il giorno della verità per il Palermo e invece è il Foggia che fa saltare il banco della Serie B di nuovoinaltomare.IlTardelLazio, infatti, accoglie la richiesta di sospensiva del club pugliese contro la delibera del consiglio direttivo della Lega B che aveva cancellato il playout decretando la retrocessione di Foggia,Carpi e Padova insieme con quella del Palermo sancita dal Tribunale federale. Tutto congelato dunque fino all’11 giugno, quando il Tar deciderà nel merito. Questo dice la Lega B che riunisce in fretta e furia il suo consiglio direttivo. L’esatto contrario di ciò che sostiene il Foggia, che ha inviato una richiesta formale urgente alla Federcalcio: in base alla sentenza del Tar, dovete farci giocare subito il playout con la Salernitana.

Rinvii e confusione Salernitana che si sentiva al sicuro e ora viene risucchiata nella ragnatela delle tante ipotesi legate a diverse potenziali sentenze, magari in conflitto fra loro. Ieri, per fare quella più attuale, la Corte d’Appello Federale ha rinviato la discussione siciliano per il rinvio.Il verdetto sul Palermo è una variabile che scotta: può confermare tutto, può cambiare tutto.

Scontro Foggia-Lega B Cerchiamo di riepilogare. Questa faccenda del colpo di spugna del playout è attraversata da tre percorsi giudiziari. Del Tar abbiamo detto. Del «parere» che la Federcalcio ha chiesto al Collegio di garanzia (la Cassazione della giustizia sportiva) si sa da qualche giorno. Quanto alla Corte d’Appello Federale, ogni possibile decisione (conferma della C, penalizzazione pesante, assoluzione) produce un effetto diverso. Così la Lega B decide: meglio aspettare le sentenze. Cioè: come facciamo a far giocare un playout Foggia-Salernitana se una sentenza della Corte d’Appello federale magari nelle stesse ore potrebbe decidere per un Palermo penalizzato ma non retrocesso, producendo uno spareggio Salernitana-Venezia? Ma il Foggia ribatte: tutto questo non vi ha impedito di dare inizio ai playoff e ripescare il Perugia senza attendere l’appello, perché non fate lo stesso con noi?

Rebus giuridico Sullo sfondo anche un rebus giuridico. Il Foggia ha saltato tutti i passaggi della giustizia sportiva e si è rivolto al Tar collocando la sua vicenda nell’ambito dell’area giuridica ammissioni/iscrizioni riformata dalla legge di Stabilità in questo modo: «unico grado» di giustizia sportiva prima di ricorrere al Tar. E siccome l’«unico grado» ancora non c’è, il Collegio di garanzia nominerà una sezione al suo interno che si occuperà di questo, ecco il diritto di ricorrere direttamente alla giustizia amministrativa. Ma secondo un’altra corrente di pensiero, il presunto illecito amministrativo del Palermo, con i suoi ricaschi sulla classifica, sarebbe invece un caso classico di giustizia sportiva e non rientrerebbe nella dinamica ammissioni/iscrizioni.

No alle 22 Circola pure un’altra ipotesi paradossale. Viste le brutte, considerando che il playout rischierebbe di giocarsi a giugno inoltrato, sarebbe già nato un partito della sanatoria nel caso il Palermo uscisse penalizzato ma non retrocesso dalla sentenza di appello. A quel punto tutti in B: anche Salernitana e Foggia salvate dalle troppe complicazioni di un playout giocato fuori tempo massimo.Quindi campionato a 22 squadre, anziché a 20. Ma la posizione della Federcalcio resta quella presa dal consiglio federale: deciderà il Collegio di garanzia nei primi giorni della prossima settimana. Quindi: o il playout si deve giocare o non si deve giocare, punto e basta.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 24 maggio 2019 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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