Se da un lato Nestorovski non ha mai segnato al Verona (anche perché l’ha incrociato una sola volta all’andata), la stessa cosa non si può dire di Pazzini, che ha bucato il Palermo in ben quattro occasioni. Ma sempre in Serie A. Le prime due al Barbera con la maglia della Sampdoria (il 31 maggio 2009 e 9 maggio 2010), a cui ha permesso, in entrambi i casi, di portare a casa un pareggio. Gli altri due a San Siro il 30 maggio 2011 in una giornata da raccontare. Quel giorno Pazzini esordì con l’Inter. Entrò subito dopo l’intervallo (al posto di Coutinho) con la sua squadra sotto di due gol, segnò una doppietta e si procurò anche un rigore che poi Eto’o trasformò nel 3­2 nerazzurro. Un pomeriggio difficile da dimenticare. Come sono difficili da dimenticare le sue 23 gemme piazzate nel 2016/­2017, stagione dell’ultima promozione dell’Hellas in Serie A. Anche se fin qui il Pazzo è entrato e uscito a cadenze alternate, a guardare i numeri il Verona, se vuole avere ancora ambizioni di promozione diretta, non può prescindere dal suo capitano.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 06 aprile 2019 alle 13:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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