Arrivati a questo punto del cammino, quando il margine di errore è minimo e la tensione comincia a salire, ci si affida agli uomini migliori, a quelli che devono garantire il salto di qualità. In poche parole, a quelli che sono i simboli della propria squadra. E Ilija Nestorovski, macedone alla terza stagione in Italia, e Giampaolo Pazzini, che ha debuttato tra i professionisti nel lontano 2004 (con la maglia dell’Atalanta segnando un gol al Lecce), sono indubbiamente le figure emblematiche di Palermo e Verona. E non a caso sono anche i capitani. Eppure entrambi, che hanno segnato lo stesso numero di gol (10) in questo campionato, hanno rischiato di non essere qui. La scorsa estate infatti Nestorovski è stato a lungo sul mercato, era il prezzo pregiato da sacrificare per ragioni finanziarie e solo per la mancanza di un’offerta congrua è rimasto in Sicilia. Più o meno lo stesso discorso può essere fatto per Pazzini, il cui ingaggio pesante (1,3 milioni circa a stagione fino al 30 giugno 2020) ha frenatoipotenziali acquirenti.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 06 aprile 2019 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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