Non più lunghi coltelli, ma lunghi colloqui – tra Lega, Infront, legali e operatori – in un clima sereno, ispirati da una comune volontà: «Veniamoci incontro».

Tre operatori si sono già presentati al capezzale della Lega – Sky (per il satellite), Mediaset (digitale), Perform (Ott) –, il quarto – Tim (Iptv) – e forse un quinto soggetto (Discovery? Amazon?) saranno stamattina da Nicoletti e De Siervo.

Con ognuno si è discusso di tempi e modalità del bando in costruzione, che ha un prezzo minimo complessivo di 1,1 miliardi.

 

LEONI Cifra che al momento galleggia tra l’ambizioso e il pretestuoso. Avvicinarla, magari anche col contributo imprevisto di Mediaset, sarebbe già un’impresa meritevole di brindisi a champagne.

Terminato – con reazioni diverse: sollievo per taluni, sgomento per altri – il flirt con Mediapro, la Lega deve giocare di intelligenza e, giocoforza, concedere qualcosa per portare a casa una cifra accettabile.

Vendere per prodotto o piattaforma, spacchettare tutto lo spacchetta- bile, coinvolgere più soggetti possibili.

Molto della resa finale – è noto – dipenderà da Sky, che tra gli operatori fa la parte del leone. Anzi, del vecchio leone richiamato in campo a furor di popolo.

Il rapporto di reciproca dipendenza con la Lega è chiaro a tutti: non possono fare a meno l’uno (l’operatore) dell’altra (la Serie A), anche se l’uno al momento sembra pesare più dell’altra. Sky – anche questo è evidente – si atteggia, con buone ragioni, a salvatore della patria. 

Il successo della Lega sarà un buon compromesso. Il presidente del Torino Urbano Cairo si è detto «fiducioso. Abbiamo un’assemblea venerdí e avremo degli aggiornamenti. C’è un presidente molto bravo, Gaetano Micciché, c’è un consiglio appena nominato. Ho fiducia in loro e sono certo che sapranno fare le cose migliori per mettere fine a questa lunga storia».

 

DOSSIER I colloqui proseguiranno oggi, anche con Sky. Mentre Mediapro sembrerebbe non arrendersi: lungi dall’accettare l’esito della vicenda, starebbe preparando un dossier per il nuovo sottosegretario Giorgetti, dimostrare la bontà dell’investimento e denunciare l’ostracismo subito in questi mesi.

Il clima tirato di queste ore farebbe pensare all’ennesimo strascico legale – a proposito, oggi udienza d’appello del ricorso vinto da Sky in primo grado –, ma non è da escludere che nelle prossime ore riprenda quota l’ipotesi di una separazione consensuale.

La road map è tracciata: oggi proseguono i colloqui privati, domanisi mettono a punto i pacchetti con i prezzi minimi, entro mercoledì mattina devono arrivare le offerte, in serata si spera di aggiudicare i pacchetti.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 07 giugno 2018 alle 17:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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