Alcune scelte sono già definite. Di Carmine non ci sarà: il colpo al gluteo subito in seguito allo scontro aereo con Ekong – che gli ha provocato un piccolo trauma cranico e un taglio alla testa – nella gara con l’Udinese non si è riassorbito. In attacco, si va verso la conferma di Stepinski, titolare come già a Cagliari (e col Milan, ma allora la sua partita durò 21’, prima di essere espulso da Manganiello). Cerca, il polacco, di sbloccarsi con l’Hellas: «Il suo atteggiamento è quello giusto – osserva Juric –,fa bene il lavoro che deve svolgere. Sono convinto che crescerà ancora». Il Verona, d’altronde, ha numeri eccellenti in difesa, mentre segna poco, pur creando molto: «Abbiamo pregi e difetti, non possiamo pretendere prestazioni perfette, ma quel che dobbiamo fare è giocare sempre con intensità», aggiunge l’uomo di Spalato. Che, intanto, vaglia le opzioni per la coppia di trequartisti da schierare a supporto di Stepinski. Verre, Zaccagni e Pessina si giocano due maglie, occhio a Tutino e pure a Salcedo, che si è formato e ha debuttato (proprio con Juric in panchina) nel Genoa ed ha esordito domenica con l’Hellas: «Gioca con la testa leggera, è istintivo», dice il tecnico, che se lo tiene come carta a sorpresa per provare a sparigliare con la Samp.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 05 ottobre 2019 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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